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    Fiorentina, Milenkovic è carico: "La Serbia è forte e anche il Brasile lo sa. Tanti italiani tiferanno per noi, soprattutto a Firenze"

    Fiorentina, Milenkovic è carico: "La Serbia è forte e anche il Brasile lo sa. Tanti italiani tiferanno per noi, soprattutto a Firenze"

    Qualche giorno fa il difensore della Fiorentina e della Serbia Nikola Milenkovic ha rilasciato una lunga intervista al portale servo Sportal, al cui in terno ha avuto modo di far il punto della situazione di questo primo spezzone di campionato con i viola e di quale siano le sue aspettative per i prossimi mondiali. Queste le su parole:
     
    “La posizione di classifica attuale della Fiorentina non ci soddisfa. Vogliamo piazzarci più in alto e conquistare un posto in Europa. Crediamo che sarà così, e che continueremo il processo di crescita. Il trio Milenkovic-Jovic Terzic? È difficile separarci. A parte gli scherzi, significhiamo davvero molto l’uno per l’altro. In campo e fuori. E parliamo spesso in serbo, soprattutto quando si tratta delle parolacce…“.
     
    LA VISITA DEL CT. “Il ct Stojković è venuto a trovarci a Firenze e abbiamo parlato di tutto. È molto positivo che esista una relazione del genere. Per quanto agli aneddoti, beh, ce ne sarebbero vari, ma non proprio per il pubblico. A Jovic non è stato permesso di ordinare il dessert alla fine del pranzo davanti a lui. Scherzo ovviamente. Abbiamo un ottimo rapporto con il ct, quindi in qualche modo è più facile per noi quando è così. Tutto è fantastico, davvero. Il suo supporto in termini di visite significa molto, perché ci dà energia. Lo ringrazio quindi di tutto e questo si riflette nei buoni risultati della Nazionale“.
     
    MONDIALI - “Sono onorato di prendere parte alla mia seconda Coppa del Mondo. Siamo tutti pronti per il nuovo Mondiale. Le alte aspettative dei tifosi? Possono creare pressione, ma anche essere una spinta. Il sostegno della nazione è tanto e ne sono felice. Il gioco ora è più facile e più bello, spero solo che il tifo sia forte anche sugli spalti. Questo è quello che, diciamo, ci è mancato da sempre. Il difficile esordio con il Brasile? I brasiliani sanno che la Serbia è forte. Che dire di loro, sì, sono sicuramente una delle nazionali favorite per vincere il Mondiale, ma per loro non sarà certo facile come nel 2018. Lì abbiamo perso 2-0, penso che ora potrebbero cambiare significativamente il corso della partita, e quindi il risultato. Lo credo davvero. Non è una nazionale che si può minacciare, né io lo farei, ma sicuramente ci divertiremo a giocare. Spesso scherziamo anche con i brasiliani della Fiorentina: loro sono convinti che vinceranno la competizione, e noi diciamo loro che forse lo faranno, ma non vinceranno alla prima partita. Finito il mondiale non ho altri impegni, vedremo. Per ora mi concentro solo sulla Fiorentina e sulla Nazionale. E per dopo, vedremo. Cerchiamo prima di ottenere buoni risultati su tutti i fronti, e poi tutto sarà facile“.
     
    IL RAPPORTO CON VLAHOVIC - “Io e lui siamo inseparabili da quando ci conosciamo, dai tempi del Partizan. Siamo sempre stati inseparabili in Nazionale e alla Fiorentina, anche coinquilini. Certo che manca, con lui si farebbero miracoli. Ma per lui è importante che abbia fatto un passo avanti nella sua carriera. È già tra i primi cinque attaccanti in Europa e ha solo 22 anni. Ha ancora tutto il tempo dalla sua parte, può migliorare molto. Gli italiani sono gelosi che andiamo ai Mondiali. In tanti mi dicono che tiferanno la Serbia. Per quanto riguarda la vita a Firenze, è bella, anche se abbiamo poco tempo libero. Giochiamo tornei ogni tre o quattro giorni, quindi il calcio è sempre in primo piano“.
     

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