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Fiorentina-Bologna, le pagelle di CM: Bonaventura pennella, disastro Kristiansen
Terracciano 7: provvidenziale quando salva tutto su una frittata dei suoi centrali in chiusura di primo tempo. Si ripete in almeno altre due occasioni. Decisivo
Parisi 5: ingenuo nel procurare il rigore che vale il pari ospite, timoroso quando deve spingere, in difficoltà quando lo puntano. Male. Dal 46’ Ranieri 6: prima a destra, poi a sinistra. Il Bologna difficilmente sfonda dalla sua parte
Milenkovic 6: dà l’impressione di non essere concentratissimo in alcune occasioni. Se la cava col mestiere
Quarta 6: fa a sportellate con uno Zirkzee che gli crea qualche grattacapo. Cresce di condizione quando c’è da difendere con a oltranza
Biraghi 6: tiene a bada Orsolini senza particolari patemi. Lo si vede meno frequentemente cercare il fondo, ma la gara resta positiva. Chiude a destra. Dall’83’ Comuzzo SV
Arthur 6,5: partita da tuttocampista. Lavora una miriade di palloni, ripiega sempre con puntualità quando il Bologna riparte in velocità. Dal 78’ Lopez SV
Duncan 5,5: timido. Dà equilibrio alla squadra ma lo si vede complessivamente poco
Nico Gonzalez 6,5: parte col freno tirato, perdendo un paio di palloni non da lui. Poi si carica la squadra sulle spalle e si conferma un cecchino dal dischetto
Bonaventura 7: rifiorisce con una perla delle sue nel momento più buio, fa impazzire il Franchi con una veronica da circo all’ora di gioco e aggiunge sempre qualità alla manovra. Poetico. Dal 90’+2 Mina SV
Kouamé 6: meglio da centravanti che da ala. Dà profondità, sgomita in mezzo ai mastini rossoblù. Non calcia mai, ma sull’atteggiamento è sempre ineccepibile
Nzola 5,5: medesimo sparito della partita in Serbia. Giocata vincente che vale il gol in avvio, poi mezz’ora di desolazione tecnica. Giocatore totalmente da ritrovare. Dal 46’ Ikoné 6,5: si procura un rigore ad una manciata di secondi dal suo ingresso. Dà grande mano quando c’è da soffrire, buon ingresso
All. Italiano 6,5: la squadra è tutt’altro che in salute, e non da oggi. Imposta una Fiorentina più attenta ben conscio della forza e dell’entusiasmo con cui il Bologna arriva a Firenze. Gli episodi gli danno una mano, ma capisce il momento e rallenta i ritmi quando gli ospiti si fanno più arrembanti. Salva capra e cavoli, in un periodo come questo è per la Fiorentina è oro.