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    Fiorentina: Ilicic da epurato a imprescindibile. La scelta di Sousa, il rimpianto di Montella

    Fiorentina: Ilicic da epurato a imprescindibile. La scelta di Sousa, il rimpianto di Montella

    • Francesco Benvenuti

    La sua qualità non è mai stata messa in discussione, ed è anche grazie a quella che, oggi, Josip Ilicic è una delle fondamenta del progetto di Paulo Sousa con la Fiorentina. Ciò che è cambiato davvero, tuttavia, sono la convinzione e la cattiveria con cui lo sloveno, quest'anno, vuole lasciare il suo graffio nell'eccitante cammino della squadra viola: passare dai fischi e dai mugugni di un intero stadio ad essere indispensabile in un progetto tattico efficace come quello di una capolista sembra più complicato del giro del mondo, ma così non è stato, per lui. 


    Giocatore dall'emotività decisamente peculiare ed esclusiva, con quell'andatura a tratti sofferente, arriva alla Fiorentina nell'agosto del 2013 e, dopo due stagioni di grandi difficoltà, sta trovando finalmente la sua definitiva consacrazione, in un habitat che, per lui, appare quasi naturale. Pagato nove milioni, il primo anno con Montella fatica a trovare continuità: infortuni, esclusioni per scelta tecnica, pochi gol e pochi assist, appena tredici volte titolare in Serie A. L'edizione 2013/2014 di Ilicic in viola, sopratutto, viene ricordata per quell'errore nella finale di Coppa Italia con il Napoli: il tocco sotto con il mancino che accarezzò il palo e che, beffardamente, creò un'ulteriore crepa nel rapporto tra lui e la piazza. La stagione seguente per Ilicic è ugualmente complicata, almeno fino all'ultima parte: segna sette gol nelle ultime sei partite di campionato e prova a rilanciarsi più singolarmente che all'interno di un progetto tecnico. 

    Poi arriva Paulo Sousa, l'alchimista. Riformula il composto e per Ilicic è la rinascita sportiva, tecnica e caratteriale. Per raccontare il campionato del ragazzo di Prijedor potrebbero bastare i numeri: 12 presenze in stagione condite da 6 gol e 4 assist.

    "Prima di iniziare qua a Firenze l'ho chiamato, dicendogli che il suo potenziale non era ancora arrivato, che c'erano margini di crescita e che mi avrebbe fatto piacere migliorarlo". E' stata la confessione di Paulo Sousa dopo la sfida di Marassi di ieri sera. Una benedizione, per lo sloveno, che nel 3-4-2-1 sembra aver trovato anche la sua definitiva collocazione in campo. Si prende responsabilità, non ha paura della giocata difficile e sopratutto la sua qualità è al servizio della squadra e non di situazioni estemporanee. Una rivoluzione totale per il 27enne sloveno, una delle tante 'vittime' del Re Mida Paulo Sousa e, indirettamente, un altro colpo al cuore, sportivamente parlando, per Vincenzo Montella, che non era mai riuscito a lanciare e a rilanciare Ilicic a questi livelli. 

    Josip Ilicic è uno dei giocatori che più hanno risentito positivamente del cambiamento tattico e filosofico della Fiorentina e con quel mancino fatato vuole guidare i suoi compagni in luoghi finora inesplorati e, grazie all'altro 'ic', Kalinic, sembra aver trovato il partner ideale per essere implacabile negli ultimi sedici metri. Gol ed assist, qualità ed equilibrio, continuità e lucidità: è tutta un'altra storia, è tutta un'altra Fiorentina, è tutto un altro Ilicic. 


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