Ad alzare la Coppa delle Coppe, cinquant'anni dopo la sua conquista a Glasgow, è stato domenica scorsa - nella celebrazione organizzata dal Museo del calcio della Fiorentina - l'allora capitano gigliato Alberto Orzan. 'La commozione è stata tanta anche se le condizioni metereologiche ed il contesto in cui si è svolta la cerimonia erano particolari domenica scorsa - ha dichiarato Orzan ai microfoni di Calciomercato.com -. Lo stadio di Firenze, ogni volta che ci torno, mi regala sempre le stesse emozioni, ovvero brividi, commozione e voglia di esserci, perché a quei colori viola rimango affezionato, contro chiunque giochi. La cosa che però mi sorprende è come i tifosi, anche quelli più piccoli, evidentemente educati dai padri, tributino a noi ex giocatori grandi riconoscimenti. In qualsiasi posto del mondo sono abbracciato, salutato e riconosciuto soprattutto come un giocatore della Fiorentina, e questo non può che rendermi orgoglioso'.

'E' stata una stagione impegnativa per Mihajlovc, arrivare dopo Prandelli era un'impresa per chiunque - ha aggiunto Orzan commentando il momento attuale dei viola -. Dispiace che la gente, evidentemente dispiaciuta per il rendimento discontinuo, si sia allontanata dallo stadio, cosa che non era mai accaduta negli anni. Questo calcio che si gioca a qualsiasi ora contribuisce, ma c'è evidentemente altro. La squadra, l'allenatore ma soprattutto la società devono avere come primo obiettivo l'anno prossimo recuperare i tifosi, che sono un valore fondamentale per la Fiorentina. Io credo in questa società, perché se si segue una politica, e si è chiari con la gente, Firenze ha dimostrato di stargli vicina anche in momenti ben più difficili di questi'.