Fiorentina, l'ex De Sisti: 'Samp da prendere con le molle'
Dopo le prime 11 giornate di campionato, il settimanale Brivido Sportivo ha pensato di fare un primo bilancio sull’inizio della stagione viola, sulla Fiorentina di Montella bis.
E allora ha deciso di contattare in esclusiva Giancarlo De Sisti, ex giocatore e tecnico viola, che ha ribadito il suo gradimento al tecnico napoletano e al gioco espresso da un gruppo esaltato dalle giocate di Rossi, Cuadrado e Borja Valero.
De Sisti, da esperto di calcio e di Fiorentina, le chiediamo un parere tecnico sull’inizio della stagione viola dopo le prime 11 giornate di campionato e l’approccio all’Europa League?
'Significa che – come ho già detto –la squadra è razionale e spregiudicata abbastanza per potersela andare a giocare su ogni campo. Una squadra, quella di Montella, con una tipologia di gioco che la porta ad offendere con diversi elementi e a tenere molti uomini dietro la linea della palla in fase di non possesso: attaccano tutti insieme e difendono tutti insieme. Significa poi che oggi la Fiorentina ha anche la mentalità giusta per andarsela a giocare ovunque. Quello del tecnico viola è un modo di pensare moderno. Forse ha capito più di altri che con i 3 punti vai… in Paradiso. Sono la costanza, la compattezza e la qualità base di squadra che fanno sì che la Fiorentina sia una formazione in grado di giocarsela ovunque. Poi c’ha messo del suo Vincenzo… in virtù del grande giocatore che è stato'. Domenica prossima arriva la Sampdoria: che partita si aspetta?
'Domenica scorsa la Samp è stata protagonista di una partita strana, rocambolesca, che ha perso in casa col Sassuolo. Però qualche giocatore valido ce l’ha ed è una squadra che può indovinare la partita. In definitiva, la Sampdoria è una di quelle squadre che vanno prese con le molle. Mi aspetto una partita molto tattica…'.
A proposito di Sampdoria… torna a Firenze Delio Rossi, che sulla panchina viola fu protagonista di una ‘scazzottata’ con Ljajic passata ormai alla storia. Che idea si è fatto di quell’episodio? 'Quella storia non fu edificante per nessuno. Credo che con quell’atteggiamento Delio Rossi passò dalla ragione al torto in un attimo, ma ormai quell’episodio fa parte del passato'.
Dopo le prime 11 giornate, ci può fare un bilancio dei singoli che l’hanno delusa o sorpresa?
'Difficile dire chi ha deluso… Ad inizio stagione avevo delle perplessità sul portiere, su Neto. Ma col passare del tempo vedo che tutto il reparto si sta consolidando. Chi ha sorpreso… beh, diciamo che: Rossi sta facendo vedere chi era e chi è; Gomez ha avuto sfortuna, ma deve rientrare e sarà un uomo in più a disposizione di Montella; Cuadrado, tra quando c’è e quando non c’è… la differenza è notevole: quando il colombiano è in campo te ne accorgi…; Borja Valero è il solito uomo delizioso del centrocampo gigliato, basti pensare che ha fatto soffrire (ed è stato uno dei pochi se non l’unico) un giocatore esuberante e in gamba come Pogba. E poi vorrei menzionare la novità Matos, un giovanotto che ha dei valori da non sottovalutare…'. In sintesi, se la sente di dire che il ‘fuoriclasse’ rimane il ‘manico’, ovvero l’allenatore?
'Sì, assolutamente. Montella ha formato la Fiorentina a sua immagine e somiglianza. Le ha dato un’identità precisa e una buona dose di spensieratezza, che non significa disincanto ma razionalità. La sua Fiorentina è una squadra corta tra i reparti, equilibrata e con una importante proprietà di palleggio. Vediamo poi quando rientrerà Gomez come cambierà, se risulterà il terminale offensivo che i viola cercavano per concludere le azioni quando prendono la via dell’esterno. E si sa… la Fiorentina gioca molto sugli esterni con Cuadrado e Pasqual. Il lavoro di Montella con Vargas? Fa parte della valorizzazione degli uomini a disposizione del gruppo. Oggi, i giocatori della Fiorentina, valgono tutti più di ieri. Per merito di quel piccolo grande uomo che è Vincenzo. Piccolo, ovviamente, perché è alto come… me – scherza –'.