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    Fiorentina, Kouamé: 'Non sapevo se sarei rimasto, in estate ero arrabbiato. La svolta con il Napoli'

    Fiorentina, Kouamé: 'Non sapevo se sarei rimasto, in estate ero arrabbiato. La svolta con il Napoli'

    Christian Kouame è rinato e fa felice la Fiorentina, ma la sua permanenza non era scontata. L'attaccante torna sulla scorsa estate in un'intervista a Dazn: "Quando sono tornato a Firenze non sapevo se sarei rimasto o meno, quindi mi sono adattato al ruolo di esterno senza problemi. Cosa è scattato in me durante l'estate? A Moena non ho giocato le amichevoli, pensavo il mister avesse già le sue idee ed ero un po' arrabbiato. Le ultime due partite mi ha fatto giocare e il mio agente mi diceva che Italiano parlava bene di me sempre ma ero arrabbiato comunque perché non giocavo, tornati dall'Austria però ho deciso di impegnarmi al massimo per rimanere a Firenze, lo scatto decisivo l'ho avuto dopo la partita con il Napoli quando ho parlato con tutta la dirigenza e mi hanno detto di rimanere qua, sono determinatissimo".

    IDOLI - "Messi è il calcio, c'è solo da guardarlo e riempirlo di complimenti, Drogba è il mio idolo fin dalla nascita, Benzema mi piace da sempre perché sa giocare a calcio, oggi fa tutto, è il numero 9 più forte di tutti".

    IL PIU' FORTE IN SERIE A E NELLA FIORENTINA - "Per me Leao è stato il migliore nella scorsa stagione, ha fatto un campionato straordinario. Per me il miglior giocatore della Fiorentina è Bonaventura, con lui scherzo molto, mi prende in giro spesso dicendo che prima giocava al Milan e ora con Kouame (ride, ndr). Io ho giocato nel settore giovanile dell'Inter, erano tutti molto bravi e con quei giocatori nessuno avrebbe scommesso su di me, non avrei mai pensato di essere arrivato così veloce in Serie A".

    DE KETELAERE - "Sappiamo tutti che arrivare dall'estero non è mai semplice, ha bisogno dei suoi tempi e si farà valere perché è davvero forte".

    ITALIANO - "Lo scorso anno l'ho visto poco perché sono andato via, però quest'anno mi sono accorto che ti trasmette la sua voglia di strafare, si impegna tanto. Per quello lo vedete sempre incazzato, se la prende con tutti. E' uno molto positivo. Ha una visione di calcio che non tanti hanno".

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