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    Fiorentina, Italiano: "Non abbiamo perso entusiasmo, in campionato stiamo lottando con Lazio e Roma. Contro l'Atalanta per vincere".

    Fiorentina, Italiano: "Non abbiamo perso entusiasmo, in campionato stiamo lottando con Lazio e Roma. Contro l'Atalanta per vincere".

    • Mattia Sorbetti
    Questo pomeriggio, a poco più di 24 ore dalla sfida di di Coppa Italia contro l’Atalanta di Giampiero Gasperini, l’allenatore della Fiorentina Vincenzo Italiano ha partecipato alla consueta conferenza stampa della vigilia. Questi i temi trattati dal tecnico:
     
    Con l’Atalanta può essere la partita del riscatto? 
    "Domani penso che sia una partita importante, visto anche il primo quarto di finale di ieri sera, direi che sono tutte gare sentite. Ci teniamo anche noi a far bella figura, veniamo da una sconfitta e vogliamo tornare subito in corsa. L'Atalanta sapete tutti quanto è forte in casa, ma ci teniamo a ben figurare".

    Come sta Ikoné? 
    "Una cosa certa è che lui è un esterno e deve lavorare per entrare in questa Fiorentina. Era abituato a giocare in un'altra maniera. E’ solo una questione di concetti e meccanismi, nel lavorare con la palla e no, lo stiamo inserendo. A Napoli si è comportato bene e piano piano lo stiamo buttando dentro, ma si deve abituare. ma questo è accaduto a tutti fin da Moena, bisogna crescere con l'intesa, conoscere i compagni... Ma ha grandi qualità e con noi si sposa a nozze. Platini ci mise 5 mesi ma lui deve fare prima”.

    La brutta prestazione contro la Lazio? 
    “Avevamo reagito bene dopo Torino, queste gare non te le aspetti. Con la Lazio è stata diversa, poca attenzione sui gol e ingenuità ma giocato diversamente. In passato dimostrato di voler reagire, nessuna sconfitta ha lasciato strascichi importanti”.
     
    Chi batterà i rigore di qui a fine stagione?
     “Abbiamo diversi giocatori che possono tirare i rigori. Non voglio più vedere certe scene sul dischetto, perché ci sono regole da rispettare. Continuo a dire che chi se la sente tira. Cosa è successo contro la Lazio è sintomo che i ragazzi hanno voglia di segnare”.
     
    Se volevo giocatori italiani dal mercato? 
    “E' un discorso generale ma siamo tutti contenti di avere Ikoné, è un investimento che va aspettato. E' normale che un italiano ci metta meno ma sono contento e dobbiamo aiutare i nuovi senza stravolgere la nostra idea di gioco. Voglio tutti sulla corda. L’Inter da Lukaku a Dzeko non ha cambiato mentalità, quindi c’è solo da aspettare i nuovi. La Fiorentina è sempre la stessa di qualche tempo fa. Se vinciamo il recupero siamo a 39 punti come Lazio e Roma. Siamo delusi sì, ma andiamo avanti”

    Questo il momento più delicato della stagione? 
    "Non sono preoccupato perché noi siamo oltre come rendimento e classifica, stiamo battagliando con le due squadre di Roma. Io sono carico e concentrato per domani. Preoccupare potrei esserlo dopo tanti momenti negativi o se non eravamo a questo punto. Si tratta di alti e bassi perché veniamo da un programma di costruzione, c'è da migliorare ed analizzare".

    Cabral o Piatek: chi dei due sarà titolare?
    “Abbiamo dovuto accelerare la presenza di Cabral, è regolarmente a disposizione e sicuramente ancora c’è da lavorare per perfezionare i movimenti, ma avevamo assoluto bisogno di buttarlo dentro. Si è mosso in maniera discreta nel primo tempo, anche se come era prevedibile ha avuto una pressine costante da parte della difesa avversaria. Piatek ha recuperato, sta bene, anche se non è al 100%. I ragazzi si stanno applicando al meglio, hanno smania di essere utili e di essere decisivi per questa squadra. Se le punte continueranno a lavorare così riusciranno a finalizzare il lavoro della squadra, molto presto”.
     
    Sarri ha criticato la formula della Coppa Italia. Cosa penso io?
    “Il mister ha la sua opinione ed è giusto che sia così. Ovviamente sarebbe bello un sorteggio integrale che permettesse ad una squadra di Serie C di giocare contro una del massimo campionato, seguendo ovviamente gli esempi di altri paesi europei. Anche a me quel tipo di formula mi piacerebbe, ma non so se sia possibile. Pensando a noi, siamo stati bravi ad arrivare fino a qui e adesso vogliamo vedere di cosa siamo capaci".
     
    Se ci sono problemi in fase difensiva?
    "Le ultime partite in casa eravamo riusciti a non subire gol, nell'ultima abbiamo peccato in attenzione, dovevamo stare un po' più svegli. Ma guardando i numeri in generale, siamo in linea con le altre a parte le prime, con difese granitiche. Siamo la prima squadra in Italia a concedere meno tiri in porta, dobbiamo stare molto attenti in quelle poche volte che concediamo e limitare al massimo gli avversari".

    Se con la cessione di Vlahovic c’è l’ipotesi di un cambio di modulo?
    “Non vogliamo perdere lo spirito che abbiamo sempre dimostrato questa stagione. Dobbiamo sfruttare tutte le potenzialità che abbiamo dall’inizio. E’ successo pochissime volte che la squadra ha sbagliato approccio. Giocare con due mediani, ad esempio, non è un’opzione, non ci penso neanche. Non ci sono avvisaglie che ci obbligano a cambiare interpreti.”
     
    Le condizioni di Gaetano Castrovilli?
    Gaetano sta bene, fa parte di un reparto dove ci sono giocatori bravi come lui. Da parte sua mi aspetto molto di più, può far gol, assist e spaccare le partite. Ci sta di partire dall panchina, ma se il ragazzo si convince di poter fare la differenza la può fare. Gli allenamenti contano e servono a dimostrarmi chi è carico. Può dare di più”
     

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