Fiorentina:| Il punto sul mercato
Manca ormai poco al via del mercato di riparazione di gennaio 2012: ancora una manciata di giorni, poi ci sarà il via alle danze.
In casa Fiorentina i giocatori che finora si sono dimostrati – di fatto – in esubero ce ne sono diversi. Ed è proprio da qui che partiranno le mosse di Pantaleo Corvino, che deve rientrare e che cercherà di liberarsi del "superfluo”.
Partendo dalla difesa, chi non ha convinto per niente Sinisa Mihajlovic e Delio Rossi è senza dubbio Felipe Dalbelo: arrivato dall’Udinese quasi a peso d’oro (in tutto è costato intorno ai 7 milioni) nell’era Cesare Prandelli, il brasiliano si è dimostrato un lontanissimo parente del bel giocatore ammirato in bianconero. Nemmeno il prestito a Cesena della passata stagione lo ha aiutato: in estate ha rifiutato varie soluzioni, a gennaio potrebbe invece decidere di andarsene ed alleggerire il monte ingaggi viola.
Inutile alla causa è stato anche Nikola Gulan: arrivato nel 2008 dal Partizan per oltre 2 milioni di euro, il serbo resta uno dei più grossi punti interrogativi della gestione Corvino. Le esperienze al Monaco 1860 e all’Empoli non lo hanno fatto maturare, anzi: nelle poche volte che ha giocato in maglia viola ha sempre deluso. Era arrivato come un centrocampista completo, se ne andrà da Firenze come un terzino sinistro di modestissimo valore. Il suo contratto scade a giugno e così la Fiorentina libererà un posto da extracomunitario. A gennaio? Resta in piedi un’ipotesi prestito, ma la Fiorentina ha ben poco da guadagnarci e Gulan a Firenze ha un ottimo rapporto con gli altri slavi, quindi potrebbe anche restare fino alla scadenza naturale del contratto.
Diverso il caso di Michele Camporese. Emerso agli onori della cronaca nel primo sciagurato anno di gestione Mihajlovic, l’infortunio che lo ha tenuto fuori fino a metà settembre non lo ha certo aiutato a confermarsi. In prima squadra ha giocato solo pochi minuti, con Rossi che gli preferisce Nastasic, Gamberini e Natali. Difficile capire perché venga schierato Natali (non un fenomeno ed in scadenza di contratto) al suo posto, ma questa è la realtà ed il ragazzo – fresco di rinnovo – potrebbe andare in prestito. A giorni un incontro tra i suoi agenti e Corvino: si deciderà se mandarlo in prestito oppure se fargli chiudere la stagione in Primavera.
In difesa c’è un altro elemento che è il più grande mistero della stagione 2011/2012: Per Kroldrup. Il danese non ha mai messo piede nemmeno in panchina a causa di una serie incredibile di infortuni. Il suo contratto scade a giugno e non sarà rinnovato. A gennaio difficilmente se ne andrà: lascerà Firenze tra sei mesi, vedremo se per allora avrà messo di nuovo piede in campo oppure no.
Passando al centrocampo, troviamo "un altro Felipe”, ovvero Marco Marchionni: Sinisa e Delio lo hanno bocciato. In estate lui ha preferito non andarsene, forte anche di un profumato contratto da oltre un milione a stagione che gli garantisce la Fiorentina. Il suo rapporto col club viola scade a giugno: a gennaio c’è anche la possibilità che all’esterno rifilato dalla Juve nell’affare Felipe Melo possa essere data la lista gratuita. I viola faranno di tutto per non retribuire altri sei mesi lordi di stipendio ad un giocatore super pagato e mai utilizzato.
Delicata anche la posizione di Marco Romizi. Il suo agente spinge per mandarlo in prestito, dopo che in estate – d’accordo con la Fiorentina – si era deciso di tenerlo in rosa. Ma nessun allenatore ha minimamente puntato su di lui, preferendogli addirittura il baby Salifu. A giugno 2013 andrà in scadenza di contratto e c’è stata la rottura nella trattativa per il rinnovo: la Fiorentina lo perderà tra 18 mesi, senza ricavare un euro da un ex Under 21 di buone prospettive. A gennaio, forse, Corvino lo lascerà andare in prestito per fargli fare sei mesi in cadetteria. Ma i rapporti con gli agenti di Romizi fanno presagire poco di buono...
Chiusura con l’attacco, dove il dilemma numero uno è "mister 6,5 milioni di euro” Adem Ljajic. Prandelli lo stimava moltissimo e – appena arrivato – gli dette molta fiducia considerata la tenerissima età. Mihajlovic l’anno scorso (complice il ko di Jovetic) lo ha utilizzato con discreta costanza. Quest’anno invece una stagione nera fin qui: sia il mister serbo che Rossi lo hanno praticamente bocciato e lui sta perdendo un anno della sua giovane carriera. Opinione di chi scrive è che il ragazzo ha classe e talento da vendere, ma se Rossi non lo vede è inutile tenerlo a marcire in panca (quando va bene) e in tribuna. Andrà fatta una scelta: darlo in prestito per vedere se matura oppure disfarsene una volta per tutta cedendolo all’estero liberando così un posto da extracomunitario in rosa. Il tutto cercando di non rimetterci sul costo del cartellino…
Atro caso spinoso è quello di Babacar: retrocesso in Primavera dopo la stagione in prima squadra dell’anno scorso, il senegalese con Rossi ha almeno ricominciato ad assaporare l’aria di Gilardino e compagni. Rossi però non sembra però fidarsi al 100% di Baba, che se dovesse andare in prestito difficilmente accetterebbe la serie B (se non una squadra di alta classifica), come successo in estate. Anche sul futuro del classe ’93 prima o poi andrà fatta una riflessione: la Fiorentina ci crede davvero oppure basterà sempre un "Tanque” qualsiasi per togliergli il già poco spazio che potrebbe avere?
Infine giusto segnalare un paio di giocatori che hanno avuto poco spazio, ma non pochissimo: ci riferiamo a Houssine Kharja e Santiago Silva. Il primo, in comproprietà col Genoa, potrebbe anche dover saltare una buona parte di seconda parte di stagione per la coppa d’Africa, quindi avrà pochi acquirenti. Sul secondo, invece, avvocati ed agenti stanno lavorando per capire se possa indossare eventualmente un’altra maglia dopo quelle di Velez (qualche minuto nel campionato Apertura prima dell’arrivo a Firenze) e Fiorentina. Nel caso fosse possibile, il "Tanque” potrebbe veramente fare le valigie ed andarsene, senza lasciare il minimo rimpianto…
Questa la situazione di coloro che hanno avuto meno chance finora, mentre il discorso per i vari Gilardino, Montolivo, Vargas e compagnia bella dipenderà molto dalla dinamiche del mercato di gennaio. In mezzo a tutte queste voci-trattative, giusto ricordare che la Fiorentina deve raggiungere prima possibile quota 40 punti e puntare dritta sulla coppa Italia per avere una minima chance di giocare in Europa l’anno prossimo. Aspettando giugno ed iniziare a programmare (con chi? Come? Chi lo sa…) il futuro.Tutto un po’ triste, ma tremendamente reale.