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    Fiorentina, il principali problemi sono a centrocampo: Amrabat non è Torreira, Italiano cerca nuove soluzioni

    Fiorentina, il principali problemi sono a centrocampo: Amrabat non è Torreira, Italiano cerca nuove soluzioni

    Se in questo primo spezzone di stagione la Fiorentina di Vincenzo Italiano non ha confermato lo stesso andamento dello scorso campionato, gran parte delle cause sono da rintracciare nella composizione del centrocampo viola: il reparto che offre risposte a sullo stato di forma e salute della squadra. Senza ombra di dubbio a pesare molto sono le scelte societarie fatte la scorsa estate: l’addio di Lucas Torreira, con la conseguente promozione di Sofyan Amrabat in cabina di regia, ha apportato un sacco di cambiamenti che adesso probabilmente stanno complicando la vita ai viola.
     
    L’edizione odierna de La Nazione vuole sottolineare come l’uruguaiano ed il marocchino siano due giocatori totalmente diversi, e come il loro avvicendamento in mediana abbia mutato lo stile di gioco della squadra di Italiano. Nonostante il numero 34 sia tra i migliori di questo inizio di stagione, le differenze si notano e la squadra adesso fa molta più fatica ad imporre il suo gioco come l’anno passato. Secondo il quotidiano fiorentino la squadra è stata privata del suo cervello e per questo adesso è molto più pericolosa, senza dimenticare poi la mancanza di “aiuto” delle mezz’ali: i tanti centrocampisti che i dirigenti viola e l’allenatore hanno deciso di tenersi in rosa fin qui hanno reso a corrente alternata, con molti più bassi di quelli che sono stati gli alti. 

    Bonaventura e Barak sono i titolari designati, ma entrambi stanno accusando un periodo di flessione. Duncan sta rientrando nelle rotazioni dopo un lungo infortunio, provato da regista a Lecce, mentre Maleh ha fatto il percorso inverso: tanti minuti all’inizio della stagione salvo poi uscire dai radar. Per non parlare di Zurkowski e Bianco, mai veramente presi in considerazione da Italiano. La situazione è questa ed il mercato è ancora lontano, per questo il tecnico dovrà scervellarsi per trovare le giuste soluzioni e garantire maggior fluidità e pericolosità anche a tutto il reparto offensivo.

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