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    Fiorentina, il dizionario del 2014

    Fiorentina, il dizionario del 2014

    • L.C.
    A come Antognoni: il 1 aprile compie 60 anni e si celebra a Palazzo Vecchio una grande festa per festeggiarlo. Intervengono anche alcuni dirigenti e giocatori viola. Sembra un’apertura di credito verso un disgelo fra società e la storica bandiera gigliata ma non se ne farà di niente.
    B come Baggio e Batistuta: giocano insieme allo stadio Franchi di Firenze il 19 maggio scorso in occasione della Partita del Cuore in favore di Emergency. Basta una serata per provocare emozioni nei tifosi della Fiorentina che durano tutto un anno e far riaffiorare ricordi del bel tempo che fu.
    C come Cuadrado: il 19 giugno viene riscattata la comproprietà del suo cartellino da parte della Fiorentina per 21 milioni di euro complessivi (l’esborso economico più alto della storia del club viola guidato dalla famiglia Della Valle). L’8 agosto chiede ufficialmente al patron viola di essere ceduto, 15 giorni più tardi Andrea Della Valle annuncia che rimarrà a Firenze.
    D come Andrea Della Valle: un anno segnato dalle sue parole in cui spiccano quelle del 9 agosto in cui dichiara “L’offerta per Cuadrado arriverà”, salvo poi smentirsi “Cuadrado resta, è il miglior mercato della nostra gestione societaria” (23 agosto), fino a “Il rinnovo di Neto? Il ragazzo è sfuggente, non sono ottimista. Se non firmasse sarebbe la più grossa delusione della mia carriera come presidente del club” (21 dicembre)
    E come Empoli: il 13 agosto Matias Vecino passa in prestito dalla Fiorentina al club azzurro. E’il primo trasferimento fra le due società toscane a 15 anni dall’ultimo precedente (Fabrizio Ficini, gennaio 1999).
    F come Fofi: l’11 ottobre la Fiorentina ufficializza l’arrivo nello staff sanitario di un medico ortopedico. Non un arrivo banale per un club che può contare soprattutto su dottori specializzati in cardiochirurgia e che ha avuto negli ultimi anni parecchi giocatori con ricadute per problemi ai piedi.
    G come Mario Gomez: il 13 marzo provoca nei tifosi viola forse l’unico vero sussulto del  suo 2014 segnando un meraviglioso gol alla Juventus nell’andata degli ottavi di finale di Europa League. Qualcuno con quel gesto tecnico ci fa anche un poster. Rimarrà un episodio estemporaneo in un’annata di molte ombre.
    H come Mounir El Hamdaoui: il 13 dicembre viene convocato per la gara di Cesena, il giorno successivo va in gol, dopo un anno da desaparecidos con piccola parentesi a Malaga.
    I come Ilicic: il 9 novembre con un gesto considerato da molti tifosi viola offensivo, ovvero gettare la fascia di lutto al braccio per terra ma soprattutto ponendo il dito davanti alla bocca, a zittire i fischi nei suoi confronti all’uscita dal campo contro il Napoli, rompe di fatto ogni rapporto con una piazza, quella gigliata, che non lo ha mai veramente amato.
    J come Juventus: tante le gare disputate nel 2014 contro la rivale storica per eccellenza fra campionato ed Europa League ma nessuna vittoria anche se il pareggio per zero a zero del 5 dicembre scorso è stato salutato da molti applausi
    K come Khouma El Babacar: il 28 settembre segna la sua seconda rete in serie A a 4 anni e mezzo di distanza dalla prima. Una settimana più tardi si ripete contro l’Inter per uno dei gol più belli del 2014 viola. 
    L come Lazzari: il 2 ottobre contro la Dinamo Minsk in Europa League torna in campo in maglia viola ad oltre due anni dalla sua ultima presenza, con due assist.
    M come Montella: dal 12 al 17 maggio non c’è giorno in cui non solleciti la società viola ad acquistare due-tre elementi nella successiva campagna acquisti estiva per fare il definitivo salto di qualità. Il 18 maggio, nel corso di una conferenza stampa e dopo essere stato redarguito dalla società per certe sollecitazioni reiterate, dice che si fiderà solo dei fatti che verranno compiuti dal club. Un piccolo segnale di rottura di una storia d’amore fin lì idilliaca.
    N come Neto: con la sua parata su Muriel al 92 di Fiorentina-Udinese (11 febbraio ) compie uno dei gesti tecnici più belli dell’anno solare viola e consegna a sé stesso ed ai suoi compagni la possibilità di disputare la finale di Coppa Italia
    O come Olimpico: una finale di Coppa Italia giocata in un clima irreale, condizionata dai fatti avvenuti fuori dallo stadio e che porteranno alla morte del tifoso partenopeo Ciro Esposito, e dalla sospensione pre partita per mancata volontà di alcuni supporters napoletani di disputa regolare dell’incontro (3 maggio)
    P come Pirlo: su punizione al 74’ della gara di ritorno degli ottavi di finale di Europa League (20 marzo 2014) spenge i sogni dei tifosi della Fiorentina che sognavano di eliminare i rivali della Juventus.
    Q come quattro: il c.d.a. viola del 26 giugno scorso ufficializza l’ingresso nel club gigliato di tre nuove figure femminili: Daniela Maffioletti e Maria Carmela Ostilio entrano a far parte dell’organigramma societario viola mentre Laura Paoletti è la nuova team manager del club gigliato, facendo arrivare a quattro, con la presenza di Elena Turra come responsabile della comunicazione, la pattuglia di donne che ricoprono ruoli di primo piano nella Fiorentina targata  Della Valle
    R come Giuseppe Rossi: il 5 gennaio si procura, complice un intervento duro di Rinaudo, una lesione al menisco che lo terrà fuori 4 mesi e mezzo. Il 14 agosto, dopo una polemica estiva rovente con il c.t. azzurro Prandelli, reo di non averlo convocato per il Mondiale in Brasile, accusa un secondo infortunio al menisco. Tornerà bene che vada nel marzo 2015
    S come Save the children: senza uno sponsor ufficiale, negli ultimi sei mesi è stata la celebre associazione umanitaria a campeggiare come scritta sulle maglie della Fiorentina
    T come Tatarusanu: il 9 giugno viene ufficializzato il suo acquisto da parte della Fiorentina. Stante l’ingaggio che percepirà per i prossimi cinque anni, si capisce che il futuro di Neto a Firenze inizia ad essere in bilico.
    U come uno: con il risultato di 1 a 0 ottenuto a Livorno l’11 maggio la Fiorentina conquista la matematica certezza del quarto posto finale nel campionato scorso, e l’accesso ai gironi di Europa League.
    V come vittoria: forse quella più di prestigio, anche se inutile alla fine della classifica, arriva il 16 agosto contro il Real Madrid in un test amichevole disputatosi a Varsavia.
    Z come Zohore: il 10 dicembre ricompare sotto gli occhi di giornalisti e tifosi che assistono all’allenamento di rifinitura contro la Dinamo Minsk dopo sei mesi di prestito al Goteborg. E’il simbolo di tanti giocatori in esubero nella rosa viola che dovranno essere ceduti nel prossimo mercato di gennaio.

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