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    Fiorentina, il centrocampo non va. Adli, Richardson e la centralità di Bove: cosa può cambiare Palladino

    Fiorentina, il centrocampo non va. Adli, Richardson e la centralità di Bove: cosa può cambiare Palladino

    • Filippo Caroli
    C'è un detto abbastanza famoso attribuito a James Russell Lowell che dice che soltanto gli stupidi non cambiano mai idea. Beh, andate a raccontarlo ad Antonio Conte o a Simone Inzaghi, fondamentalisti del modulo che hanno costruito sul 3-5-2 le loro fortune (tante) da allenatori. Questo è un tema di cui a Firenze si è dibattuto tanto, soprattutto durante la gestione di Vincenzo Italiano, accusato dai detrattori di essere un 'talebano' del modulo. Accuse che hanno portato anche alla nascita del meme di 'Vincenzo Iraniano', ma questa è un'altra storia. Quasi a volersi marcare dalle abitudini del passato, Raffaele Palladino si è presentato alla stampa dicendo proprio questo: "Io non sono un integralista per quanto riguarda gli schemi di gioco."

    CAMBIARE -
    Il riferimento era relativo al fatto che la Fiorentina avrebbe potuto schierarsi durante l'anno sia col 3-4-2-1 che col 4-2-3-1, moduli che aveva già utilizzato durante la sua avventura da allenatore del Monza. In realtà in queste prime cinque partite Palladino si è affidato sempre alla prima soluzione e le cose non sono andate benissimo. Era inevitabile che la squadra necessitasse di un po' di tempo prima di interiorizzare concetti tutti nuovi ma, al netto di una difesa a tre che verrà quasi certamente riproposta, la sensazione è che il tecnico possa e debba decidere di cambiare qualcosa soprattutto in mediana in vista della ripresa del campionato, quando la Fiorentina sarà di scena a Bergamo contro l'Atalanta. 

    RINFOLTIRE - Il fatto è che il centrocampo ha fatto tantissima fatica in queste prime uscite stagionali. E a parziale discolpa di Palladino mettiamo sul tavolo il fatto che ben tre centrocampisti (Adli, Bove e Cataldi) sono arrivati soltanto nelle ultimissime ore di calciomercato con ancora nessun tipo di confidenza con la nuova realtà viola.  Adesso, però, tempo per lavorare ce n'è, così come ci sono gli interpreti. Tornando al detto di Lowell, cambiare qualcosa potrebbe rivelarsi utile per i viola e non è da escludere che già contro l'Atalanta si possa vedere un centrocampo più folto rispetto alla mediana a due proposta fino ad oggi.

    SOLUZIONI - Per caratteristiche e per richieste dello stesso Palladino, viene da pensare che Edoardo Bove troverà ampio spazio in stagione per le sue doti da interditore e per il temperamento messo in campo. Una soluzione potrebbe essere quella di affiancargli due elementi più propensi al palleggio come Adli e Richardson. E questo per far in modo che anche là davanti le cose possano cambiare passando ad un attacco a due, un piano tattico in cui Albert Gudmundsson ha dato il meglio di sé. Quella del 3-5-2, dunque, è una delle ipotesi che il tecnico sta vagliando sui campi del Viola Park. La Fiorentina è ancora alla ricerca di un'identità, Palladino prova a trovarla cambiando qualcosa, anche perché non ci pensa proprio a passare da integralista del modulo. 

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