Fiorentina, Gulin: 'Penso che andrò a farmi le ossa in Lega Pro'
L.C.
Le passeggiate in riva all’Arno sono sicuramente affascinanti, ma l’aria del mare di casa è un’altra cosa: Axel Gulin, da cinque anni con la maglia della Fiorentina addosso, non ne può fare a meno di rivedere il mare e, quando iniziano le vacanze, si precipita a Trieste. «E’ sempre bello rientrare – dice al quotidiano Il Piccolo –, ritrovare gli amici e divertirsi un po’ assieme. A Firenze mi trovo benissimo: dai giovanissimi alla Primavera mi sembra di aver fatto una buona strada, sicuramente mi sono sempre comportato bene». Le squadre primavera sono il classico bivio: «Già, per me è arrivato il momento per la prova del fuoco: attendo la convocazione – dice Axel - per sapere l’eventuale destinazione. Penso che la società mi manderà a far esperienza magari in Lega Pro: non mi faccio illusioni verso la prima squadra perché nella Primavera ci sono giocatori davvero forti mentre, secondo me, io ho bisogno di crescere ancora un po’ e un campionato come la prossima terza serie unificata potrebbe essere quello giusto per imparare». Torniamo indietro, ti stanno tutti vedendo ancora in televisione: «Sono repliche – racconta Gulin –, quel programma (un reality dedicato al calcio, ndr) è stato registrato due anni fa. Un’esperienza bella ma un po’ stressante perché si viveva sempre con le telecamere addosso. Cercavo di essere il più naturale possibile, comportarmi come sempre ma non era facile. Diciamo che potrò sempre rivedere cosa mi è successo con l’attacco di appendicite…» Le squadre Primavera sono spesso impegnate nelle partitelle con la prima squadra: «Ragazzi, quelli sono di un altro pianeta – sbotta Axel –, vanno al doppio di velocità. Cuadrado, per esempio, è un portento. Certo che sono esperienze impagabili: qualcosa con gli occhi riesci sempre a rubarla ma quando partono non li vedi proprio». A proposito, la stagione com’è andata? «Ci siamo qualificati per la fase conclusiva ma in semifinale abbiamo trovato il Chievo con Demetrio Steffè che poi ha vinto il titolo». Pronto per riprendere? «Attendo la convocazione: due anni fa ho fatto il ritiro a Moena con la prima squadra ed è un modo per mettere in competizione tutti i ragazzi della Primavera: stavolta, penso, potrebbe essere già con la squadra in cui disputerò la prossima stagione e mi preparo a lottare per trovare uno spazio tutto mio»