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    Fiorentina grande e irriducibile, Atalanta tartassata dagli arbitri: sino a quando?

    Fiorentina grande e irriducibile, Atalanta tartassata dagli arbitri: sino a quando?

    Mentre il presidente fantasma della Lega di serie A, dimissionario
    dal marzo 2011, scopre che la legge sugli stadi potrebbe abortire 
    entro la fine della legislatura, la sua organizzazione manda in scena 
    questa giornata spezzatino, cominciata il 24 novembre e destinata a concludersi
    il 27 novembre. Un autentico scempio dei diritti dei tifosi, ma, tanto,
    l'importante è che le tv paghino i diritti e chissenefrega dei tifosi.

    Aspettando di sapere che cosa faranno Inter, Napoli e Lazio, 
    la Fiorentina non si arrende mai. A Torino, dove mancavano
    Jovetic e Pizarro, subisce il doppiovantaggio granata, ma rimonta con
    Rodriguez ed El Hamdaoui: la squadra di Montella riesce sempre a
    essere più forte di tutto perché pratica un gioco brillante e spettacolare.
    Se ha totalizzato 20 punti nelle ultime 8 gare, un motivo c'è ed è
    proprio questo.

    La Roma, intanto, continua a vincere. Zeman
    festeggia la panchina n.100 alla guida dei giallorossi e 
    Destro gli regala un successo pesante,il secondo consecutivo dopo
    il derby. Dove si dimostra che, in Abruzzo, Stroppa ha pagato per
    colpe non sue e che se Zdenek protegge la difesa, saranno
    in molti a fare i conti con lui. 
    Seconda vittoria di fila anche per la Samp che ripiomba il Bologna in crisi grazie a Poli,
    ancora a segno una settimana dopo il derby. Ma gli emiliani,
    ridotti in dieci per 85 minuti, causa espulsione Morleo, ce l'hanno
    giustamente con Celi che ha ignorato un evidente fallo di mano di Rossini,
    scatenando la sacrosanta protesta di Gilardino, naturalmente inascoltata.

    Non c'è niente da fare: ogni domenica che passa, gli arbitri vanno
    sempre peggio. Basti pensare al disastro di Doveri e della sua
    assemblea di condominio tenuta a Bergamo: fuorigioco di Denis che non c'era e che ha determinato l'annullamento del gol regolare di Maxi Moralez; rigore netto, ma negato a Bonaventura, per giuntaammonito. Mentre ci si domanda quante reti regolari debba realizzare o far realizzare Denis per vedersene convalidare una (come dimenticare la Roma e la Samp?), gli uomini di Braschi e Nicchi seguitano a toccare il fondo.
    Il problema è che poi continuano a scavare.

    Xavier Jacobelli

    Direttore Editoriale www.calciomercato.com

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