Getty Images

Fiorentina, Gosens: "All'Inter una mentalità incredibile. Di Firenze amo tutto"
- 1
LA CHIAMATA DI SARTORI - "Robin, ti voglio assolutamente qui, sarebbe bellissimo!" Ma parlava italiano, e io no! (ride, ndr). Mi sono ritrovato con un direttore sportivo al telefono, senza capire cosa volesse dirmi. All'inizio, ho persino chiuso la chiamata e respinto l'opportunità di venire in Italia... senza volerlo! Il mio inizio è stato pieno di alti e bassi, anche a causa della barriera linguistica. Cercavo di seguire le indicazioni, ma non capivo esattamente cosa mi venisse chiesto. Poi sono diventato titolare, ho imparato l'italiano e alla fine questa lingua mi ha portato fino a qui".
FIRENZE - "Cultura è la parola che meglio descrive Firenze. È un museo a cielo aperto, ogni angolo sembra ricordarti quanto sia straordinaria l'Italia. Firenze è una delle capitali dell’arte e dell’architettura, ma anche la cucina è incredibile. Qui è tutto buonissimo: dal pane senza sale alla bistecca, passando per un bicchiere di Chianti".
TAPPE - "L’Atalanta mi ha fatto crescere quando ero ancora un giocatore sconosciuto e mi ha permesso di arrivare all’Inter, dove ho vissuto un’esperienza con una mentalità incredibile. Lì ho imparato ad affrontare gli alti e bassi del calcio. Per questo, una volta smesso di giocare, mi piacerebbe intraprendere un percorso nella psicologia, per aiutare chi soffre di ansia o depressione. Credo che la vera forza sia avere il coraggio di parlarne. L'anno scorso ho attraversato una crisi mentale: le cose non andavano bene in Germania e ho lavorato tanto con la mia psicologa. Dobbiamo imparare a capire come funzionano le emozioni"
Commenti
(1)Scrivi il tuo commento
grandissimo giocatore uno che da sempre più di tutti un cursore su e giù per fascia ,non sbaglia...