Fiorentina: gli ‘acquisti estivi’ vanno in panchina
Stavolta Pantaleo Corvino non può più sbagliare. Da lui, dopo la cessione di Gilardino, Firenze si aspetta i colpi di mercato che possano rinforzare la Fiorentina, ma anche i Della Valle considerano questa sessione di gennaio decisiva per stabilire se proseguire il rapporto col ds di Vernole oppure cambiare dopo sette anni.
Anche perché - quando siamo quasi al giro di boa della stagione - il bilancio dell'ultimo mercato estivo non può affatto dirsi sufficiente. Se al 1° di settembre i giudizi di gran parte della critica e degli addetti ai lavori erano infatti positivi, il campo ha purtroppo totalmente smentito questo ottimismo.
Il primo fu Romulo. Arrivato dal Cruzeiro come terzino, il brasiliano è stato ben presto considerato un esterno alto a causa dei (notevoli) limiti in fase difensiva. In totale 7 presenze, di cui 2 da titolare (le ultime due di Mihajlovic sulla panchina viola) e soli 40' giocati con Delio Rossi. Riserva doveva essere, comunque, e riserva sarà. Così come Gianni Munari, che è stato pagato meno di 1 milione dal Palermo e ha collezionato 10 presenze di cui sole 3 da titolare, evidenziando notevoli limiti tecnici e qualitativi. Adesso è pronto al 'salto' in serie B, alla Sampdoria.
Chi fa discuetere è poi Houssine Kharja: a metà col Genoa (2,5 milioni per la comproprietà), ha uno stipendio da top-player (1,2 milioni netti annui, inferiore solo a Jovetic e Montolivo) ma si è parlato di lui più per i viaggi giornalieri in treno a Milano che per le sue gesta in campo, dove ha giocato solo 2 partite per intero e sole 3 da titolare, collezionando delusioni. Adesso non si rivedrà per un mese, impegnato in coppa d'Africa col Marocco. Ha deluso anche Andrea Lazzari, acquistato in comproprietà dal Cagliari per 3 milioni per fare il titolare o quasi. Ha giocato molto, segnando 1 gol (al Genoa, salvando la panchina di Mihajlovic) e collezionando diverse insufficienze: con l'arrivo di Rossi è stato scavalcato nelle gerarchie dal baby Salifu.
Infine il Tanque Silva: 475' con tanti inciampi sul pallone, un gol su rigore, e le valigie già pronte per far ritorno in Sudamerica.
E Cassani? Il terzino della Nazionale, in prestito oneroso (2 milioni) dal Palermo con diritto di riscatto (fissato a circa 5 milioni), rientra sicuramente fra i colpi azzeccati, anche se finora ha giocato poco a causa di alcuni infortuni che lo hanno tenuto fuori per oltre due mesi. La nota più positiva è invece Matija Nastasic, il cui arrivo a Firenze risale a dicembre 2010 (per uno 'stage formativo') ma che viene ufficializzato solo dopo il compimento del 18° anno di età, quindi in estate. Il ragazzo ha sorpreso tutti per affidabilità e personalità, convincendo (anche per questo) Delio Rossi a passare alla difesa a tre. Una 'corvinata' come non si vedeva da tempo. Firenze, oggi, non aspetta altro.