Trenta chilometri e spiccioli di distanza sulla carta, un abisso o poco meno di lontananza quando si tratta di pallone. Empoli e Fiorentina si affrontano oggi nel derby mai dichiarato, in una stracittadina a metà e mai considerata come tale. Si incrociano così, con sufficienza, come due cugine che mal si sopportano e si incontrano per caso. Non c'è mai stato affiatamento tra le due società, dai tempi della gavetta azzurra nelle serie minori, passando per il lungo periodo di massima serie per entrambe, fino al nuovo corso viola firmato Della Valle.

Una prima cartina tornasole è la giungla del calciomercato. Affari sfumati, rifiuti sbandierati e un sano, reciproco disinteresse. Risale ormai ad un'era fa l'unico vero affare sull'asse Firenze-Empoli. L'inverno è quello del 1999, il giocatore in questione è l'acquisto di Cecchi Gori per una viola campione d'inverno ma presto orfana di Batistuta per infortunio e di Edmundo per saudade carnevalesca. Fabrizio Ficini arriva in maglia viola e colleziona 13 presenze, finendo nel dimenticatoio in fretta e furia. Sette anni dopo lo scambio Berti-Cejas assume l'aspetto di una cortesia fra gentiluomini, e nulla più.

La lista degli affari sfumati o solo accarezzati è ben più lunga. Dalla telenovela Antonio Di Natale, fino al primo tira e molla per Massimo Maccarone. In tempi più recenti, Eder poteva far comodo alla causa viola e i famosi trenta chilometri di distanza li avrebbe fatti a piedi. Da Corvino nessun segnale. Diego Fabbrini è una delle stelle emergenti della serie B nostrana e l'Udinese ad agosto non se l'è fatto scappare. Il ragazzo qualche settimana fa ha glissato con stizza alla domanda di un presunto interessamento della società viola nei suoi confronti. Segno che qualcosa non torna. Destinazione Udine anche per Angella, centrale di belle speranze e dalle tante pretendenti, delle quali una a tinte viola. E ancora c'è Dumitru, giovane stellina che dopo aver attirato l'attenzione degli osservatori viola se n'è andato a Napoli a giocare le proprie carte.

Capitolo a parte quello dei settori giovanili, dove le due società si contendono il primato toscano da un'eternità. Molti degli allenatori dei baby viola di oggi arrivano da Monteboro, casa base della fucina di talenti che da sempre è l'Empoli. E poi ancora tante domande. Mai un'amichevole, un'iniziativa congiunta. Come se quei famosi trenta chilometri fossero un abisso. Che la partita di martedì sia un'occasione buona per ricucire i rapporti? Difficile, ma sperarci è naturale.