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    Fiorentina, dubbio Drągowski tra campo e rinnovo. Trattativa in stallo, quante analogie con Vlahovic

    Fiorentina, dubbio Drągowski tra campo e rinnovo. Trattativa in stallo, quante analogie con Vlahovic

    • Federico Targetti
    È inevitabile: il caso Vlahovic sta catalizzando la gran parte dell'attenzione mediatica rivolta alla Fiorentina e al suo mercato in uscita. Ma c'è un altro giocatore, senza ombra di dubbio il più importante, dopo il serbo, nell'economia della stagione 2020-2021, che sta dando del filo da torcere alla società in ambito contrattuale. Si tratta del portiere polacco Bartlomiej Drągowski, fino a pochi giorni fa ai box per un fastidioso infortunio alla coscia sinistra rimediato a inizio ottobre contro il Napoli. Le condizioni fisiche e le condizioni del rinnovo del portiere polacco sono entrambe al momento non definite con precisione, il che ci dà modo di affrontarle assieme. 

    DERBY IN VISTA - La sfida tutta toscana fra Empoli e Fiorentina ha un significato ancora maggiore per Drągowski, grande protagonista con la maglia azzurra nella stagione 2018-2019, terminata con la retrocessione ma anche con ottime prestazioni (ricordate il rigore parato a Icardi a San Siro?) e il record assoluto di parate in Serie A, stabilito in un Atalanta-Empoli 0-0. Il portiere numero 69 della Fiorentina è rientrato in gruppo dopo la vittoria contro il Milan, ma a ieri non disputava ancora le partitelle con il resto della squadra. Segno che non è al massimo della forma fisica. A tre giorni dalla gara del Castellani, il ballottaggio con Terracciano è da tenere aperto, anche alla luce delle ottime garanzie offerte in ogni caso da "San Pietro", come lo chiama il presidente Commisso. 

    STALLO - Ancora più nebulosa la situazione sul fronte rinnovo. Il contatto di Drągowski scade nel giugno del 2023, esattamente come quello di Vlahovic, e proprio come sul serbo, sul polacco si sono registrati, nel corso della scorsa estate, interessamenti da parte di squadre molto importanti. Su tutte, Borussia Dortmund e Atletico Madrid. Di più: l'ingaggio attuale di "Drago" è lo stesso che percepisce Vlahovic, 800mila euro l'anno; un ingaggio, quello del centravanti, che la Fiorentina avrebbe moltiplicato assai volentieri. Queste prospettive, insieme al rinnovo con stipendio triplicato firmato da Milenkovic, hanno indotto l'entourage di Drągowski a chiedere un salario simile (siamo sull'ordine dei due milioni di euro, anche qualcosa di più), cosa che la Fiorentina deve valutare bene anche in relazione ai possibili investimenti da fare durante il mercato di gennaio. A questo proposito, non è casuale che il nome di Alessio Cragno, fiorentino di nascita, stia tornando di moda come possibile soluzione in caso di naufragio definitivo della trattativa con Drągowski. Che, comunque, sta andando avanti, seppur a fatica, con la Fiorentina fermamente intenzionata a cercare un accordo per il portiere classe 1997 prelevato nel 2016 dallo Jagiellonia.

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