Fiorentina, caso Cerci:| Pioggia di fischi col Genoa
Quando ieri sera, durante Fiorentina-Genoa, il tabellone alzato dal quarto uomo Liberati di Bari al minuto 58 ha segnalato l'uscita dal campo di Valon Behrami e l'ingresso di Alessio Cerci, la maggioranza assoluta degli spettatori dello stadio Franchi si è ribellata. Un 'no' prolungato è stato seguito da applausi per l'ex esterno del West Ham che usciva dal campo, e da fischi sonori per il ragazzo di Valmontone. Le prestazioni di Cerci da inizio stagione sono state parecchio deludenti, e la pazienza dei tifosi viola, esasperati da un suo utilizzo giudicato eccessivo, sembra ormai terminata. Insulti anche verso Mihajlovic, reo di tenere troppo in considerazione il giocatore.
Pioggia di fischi, ovviamente, al momento della rete fallita, dopo assist perfetto di Marchionni, al minuto 75, e nel dopo gara in sua difesa sono scesi in campo prima il tecnico Sinisa Mihajlovic e poi il compagno Comotto. 'Non dimentichiamoci che Cerci ha poco più di vent'anni, e non è giusto questo accanimento nei suoi confronti da parte dei tifosi - ha spiegato in zona mista l'ex capitano granata -. La valutazione del suo acquisto non l'ha fatta lui, ed è un esempio di professionalità ed impegno. I fischi possono far molto male a quello che rimane un patrimonio della Fiorentina ed un ottimo compagno di squadra negli spogliatoi'. Da segnalare nei secondi finali di gara dei brusii provenienti dalla tribuna per una brutta palla persa da Marco Donadel a centrocampo, cui quest'ultimo ha risposto con un gestaccio verso i tifosi assiepati in quella zona del Franchi.