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    Fiorentina-Brescia, Cellino a Commisso: 'Vuoi Tonali? Dammi Chiesa!'

    Fiorentina-Brescia, Cellino a Commisso: 'Vuoi Tonali? Dammi Chiesa!'

    Massimo Cellino blinda Sandro Tonali. Il presidente del Brescia ha dichiarato in un'intervista alla Gazzetta dello Sport: "Anche la Fiorentina vuole Tonali? Ha l’occhio lungo. Potrei essere interessato anch’io: vuole scambiarlo con Chiesa? Faccio i complimenti al Cagliari per l’ottima vendita di Barella all'Inter. Considero Nicolò l’ultimo dei Mohicani, visto che fui io a fargli il primo contratto da professionista: a 16 anni era già così, con un carattere da predestinato. È cresciuto con Matteoli che ad Appiano è di casa e credo abbia speso belle parole per lui. Quanto costa Tonali? Non ho fatto il prezzo perché non è in vendita. Ho parlato da poco con Sandro ed è consapevole che questa è la scelta migliore per lui. È un ragazzo concreto e ha al fianco una famiglia di sani principi. Ci darà una mano per la salvezza e per diventare protagonista in A. Lui è unico. Ha le qualità tecniche ed agonistiche per ricoprire due ruoli contemporaneamente: regista e mezzala. Grazie a questa sua duttilità ci siamo potuti permettere due punte. Vedrete, vedrete". 

    "Ovviamente sono in tanti a fare gola, ma credo che proseguendo il lavoro avviato l’anno scorso avremo soddisfazioni. Qualche altro arrivo ci sarà, il mercato è ancora lungo. Ma senza fare pazzie. Sto facendo il possibile in un mercato drogato. Si spendono cifre folli e si gonfiano le valutazioni anche per inseguire le plusvalenze degli altri. Io invece sto con i piedi per terra e lavoro per dare un futuro al mio club, senza scorciatoie. Questo gruppo è eccezionale: stiamo inserendo giocatori motivati su una base che fa perno sui giovani. Li aspetteremo, perché so in partenza quanto saranno difficili i primi mesi. Dopo 30 anni ho maturato l’esperienza per essere meno impulsivo. Hye, Joronen e Chancellor li ho seguiti attraverso miei consulenti di fiducia, ma la decisione finale l’ho presa solo dopo averli guardati negli occhi. Hanno scelto Brescia perché credono nel nostro progetto, non certo per i soldi. Ed è questo che conta per me. Se non puoi spendere più degli altri, devi puntare sul fattore umano". 

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