"Purtroppo per la vicenda di Borja Valero la prova televisiva non può valere diversamente da quanto accaduto a De Rossi e Juan Jesus. Anche se le immagini hanno dimostrato che il centrocampista della Fiorentina non ha commesso gli atti che gli sono stati imputati, purtroppo vige ancora il principio della sacralità del referto arbitrale che è intoccabile ed in relazione al quale non si può dire niente. Dovrebbero introdurre nel calcio la prova televisiva anche in queste vicende perchè sennò si verificano situazioni clamorosamente ingiuste come quella accaduta a Borja Valero e alla Fiorentina e che, ha portato Andrea Della Valle a lamentarsi giustamente".
Così l'avvocato penalista ed esperto di diritto sportivo Nino D'Avirro, commentando la sentenza di riduzione di una sola giornata per Borja Valero da parte della Commissione disciplinare, a fronte dei quattro turni di stop inizialmente comminati dopo l'espulsione avvenuta nel corso della sfida fra Parma e Fiorentina. "Probabilmente era illusorio pensare che la Commissione disciplinare togliesse tutte e tre le giornate rimanenti sulle spalle di Borja Valero. peròsecondo me un'ulteriore giornata in meno poteva essere la sentenza più giusta, motivandolo con il comportamento del giocatore, che è esemplare. Borja Valero, da quando è arrivato in Italia ha dimostrato correttezza ed esemplarità di carattere che andrebbero presi ad esempio".