Roberto Zanzi, direttore generale del Bologna, è intervenuto ospite ai microfoni di Radio Toscana, a poco piu’ di quarantotto ore dalla sfida che domenica prossima vedrà impegnati i felsinei, allenati da Stefano Pioli, alla Fiorentina. ‘Per Gilardino parlano i numeri già ottenuti in serie A e nelle varie nazionali. – ha raccontato il d.g. del Bologna - Aveva avuto una stagione difficile, ma era normale che potesse tornare sui suoi livelli, che sono quelli attuali. A gennaio ci siederemo con il Genoa per valutare il suo futuro, visto che per adesso è arrivato con la formula del prestito oneroso. Diamanti invece mi ha stupito per la disponibilità, per lo spirito di sacrificio. Lo conoscevo molto estroverso, però è allo stesso tempo molto professionale. L’esperienza all’Europeo con la Nazionale gli ha dato un carattere internazionale. Abbiamo allestito a Bologna un organico che è competitivo per il campionato che dobbiamo disputare, con i ricambi che si renderanno utili nel corso di tutta la stagione. La nostra dimensione la capiremo però solo ‘cammin facendo’ ‘. ‘I meriti del bel momento del Bologna non sono solamente miei, visto che qui esiste una struttura intera, una società soprattutto, che lavora molto – ha aggiunto Roberto Zanzi -  A Bologna c’è un ambiente dove si può costruire qualcosa, l’anno scorso è andata bene, quest’anno proviamo a ripeterci, consapevoli che sarà piu’ difficile, visto che abbiamo cambiato larga parte della spina dorsale della squadra. Per capire quale è la nostra dimensione ci vorrà del tempo. La Fiorentina ? In brevissimo tempo, cambiando tanti giocatori nella scorsa sessione del mercato, si è dimostrata molto competitiva, ed ha già una sua identità di gioco. Non bisogna metterle fretta. Montella e Pioli sono accomunati dalla cultura del lavoro, dalla cura per il particolare’.