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Pizarro verso il rinnovo, ma la Fiorentina ha scelto il suo erede
ARRIVATO CON SCETTICISMO - Acquistato nell’estate del 2012, reduce da una stagione con altalenante nel Manchester City (conclusa comunque con la conquista della Premier League), e bocciato dall’allora allenatore della Roma Zdenek Zeman, il Pek va considerato come uno degli intoccabili nella squadra di Montella, che nei suoi 30 mesi a Firenze ha variato diversi moduli (principalmente il 3-5-2 e il 4-3-3), ma con il numero 7 sempre al centro del gioco.
CONTRIBUTO IMPORTANTE - Assist strepitosi, aperture di campo da applausi e qualche gol hanno fatto sì che Pizarro sia stato titolare nei suoi primi due anni fiorentini, portando i Della Valle a rinnovargli il contratto, anche per la mancanza di alternative affidabili in quella zona di campo. L'ex cileno, che ha già compiuto 36 anni, ha raggiunto il resto della squadra mentre era già in tournèe in Sudamerica, diventandone nuovamente il perno inamovibile. La Fiorentina aveva acquistato sul mercato Joshua Brillante e Milan Badelj per poterlo sostituire: il primo è scomparso dopo il debutto contro la Roma (prima giornata), il secondo ha fatto esattamente come Marko Bakic e Mohammed Sissoko, vice registi nelle ultime due annate, autori di prove mediocri e mai seriamente in grado di spodestare Pizarro dal proprio posto.
SCELTA L'ALTERNATIVA - Ecco dunque che si può tranquillamente dire come la Fiorentina sia di fatto prigioniera di Pizarro: senza di lui la squadra non gira, non gioca bene e non fa risultato. Anche la prossima estate, quando scadrà nuovamente il suo contratto, quasi certamente si arriverà a una nuova estensione di altri 12 mesi del suo contratto. E le alternative? Quasi certamente Badelj non verrà riconfermato: Pizarro infatti ha designato come suo successore un talento del settore giovanile della Fiorentina quale Leonardo Capezzi, al suo primo campionato da professionista nel Varese, senza dunque alcuna esperienza internazionale. Ecco perché l’obiettivo della dirigenza toscana è quello di sondare il mercato: a gennaio si è cercato con insistenza Baselli dell’Atalanta, e la scorsa estate scorsa si pensava di arrivare al sì di Fernando dello Shakhtar Donetsk. Il dt Eduardo Macia spinge per una soluzione spagnola: per una Fiorentina che punta al possesso palla e al gioco orizzontale, serve un regista dai piedi buoni e dalla mente veloce. L’identikit porta al nome di Rubén Pardo, giovane playmaker spagnolo classe ’92, attualmente in forza alla Real Sociedad, e dotato di una tecnica eccellente. Il ventenne di Logorno potrebbe davvero essere il nome giusto per permettere alla Fiorentina di non ritrovarsi ancora fra un anno a benedire il fatto di avere in rosa uno come Pizarro ma allo stesso tempo a maledirne la sua insostituibilità.