Pausa terminata, domenica ricomincia la corsa della Fiorentina verso l'obiettivo di inizio stagione: l'Europa. Non c'è più tempo per permettersi passi falsi in campionato. Vincenzo Montella lo sa bene e col rientro dei nazionali sta preparando la sfida a Toni e compagni con alcune indicazioni positive: innanzitutto il possibile rientro di Mario Gomez fin dal primo minuto. Il tedesco in settimana ha parlato dalla sala stampa del Franchi. E' pronto, ha voglia di ripagare l'affetto dei tifosi viola e, soprattutto, vuole sbloccarsi il prima possibile. Nessun traguardo da fissare, soltanto la consapevolezza che se tornerà in forma sarà un pericolo per qualsiasi difesa si troverà davanti. I gialloblù di Mandorlini sono avvisati. Oltre a Gomez scrive il quotidiano La Repubblica, edizione di Firenze, questa pausa si è rivelata fondamentale per alcuni giocatori che nelle ultime apparizioni sono parsi in affanno: da Gonzalo a Borja Valero. A motivare ancor di più la truppa viola ci penserà nelle prossime ore Giuseppe Rossi: l'italo americano è pronto ad aggregarsi nuovamente alla Fiorentina dopo la prima fase di riabilitazione svolta negli States. Da lunedì al via lo step successivo, con carichi progressivi ed un lavoro differenziato che proseguirà con il fisioterapista Luke Bongiorno e lo staff sanitario al completo. Ma che squadra è il Verona, che dopo undici giornate si trova in decima posizione. Con 14 punti, uno in più della Fiorentina. Gli scaligeri sono partiti a mille in campionato. Otto punti nelle prime quattro giornate, trascinati da un Luca Toni che non ha mai smesso di segnare. 37 anni ed un entusiasmo che ha impressionato anche Gomez: "Mi ha insegnato che si può essere ottimisti anche nei momenti peggiori", ha dichiarato il tedesco di recente. Ma la squadra di Mandorlini ha altre pedine interessanti e di prospettiva, oltre al bomber di Pavullo. I gialloblù nelle ultime giornate si sono assestati a metà classifica ma puntano alle zone alte con un 4-3-3 offensivo ed un pareggio che ha sancito l'esonero di Walter Mazzarri dalla panchina dell'Inter. Già. Col Verona è stata l'ultima gara diretta dall'allenatore toscano che, complice il 2-2 a San Siro, è stato sollevato dall'incarico dal nuovo presidente nerazzurro Thohir. A decidere quella partita ci ha pensato la coppia Toni-Lopez, che ha aperto e chiuso le marcature. Gomez e Christodoulopoulos sugli esterni, con Toni punta centrale. Ionita ed Hallfredsson sono i centrocampisti da marcare a vista, così come Nico Lopez. L'attaccante classe '93 è il capocannoniere della squadra insieme a Toni. Dal quale sta apprendendo il più possibile. Il Verona abbina il giusto mix d'esperienza e gioventù, con Saviola pronto a subentrare e a far valere tutta la sua classe racchiusa in 33 anni di successi conquistati a suon di gol. Il momento in casa viola è delicato. I Montella boys devono tornare alla vittoria fin da domenica. Le ultime due sconfitte consecutive in campionato pesano, eccome. Prima la Samp, poi il Napoli. Due schiaffi che hanno colpito nell'orgoglio Pizarro & co. Non è un caso che negli ultimi giorni il cileno abbia parlato in ben due occasioni. Proprio lui che solitamente se ne sta dietro le quinte. Perché adesso è il momento di metterci la faccia, di caricare la squadra. Gli appuntamenti sono tanti e tutti ravvicinati. Dopo Verona, la Fiorentina andrà giovedì sera in Francia per giocarsi il primato nel girone K d'Europa League. Poi la trasferta a Cagliari e, venerdì 5 dicembre in notturna, la super sfida alla Juventus al Franchi. In uno stadio dove un anno fa un super Rossi ed un Cuadrado formato mondiale ribaltarono tutto e tutti in soli quindici minuti del secondo tempo. Montella si augura che possa tornare la forma migliore, quella che si approssima a quel 20 ottobre 2013. Manca Pepito, giusto, ma Gomez sta tornando. E poidopo i bianco neri il calendario sembra in discesa: Cesena ed Empoli prima della pausa natalizia, Parma per le befana. Nel mezzo l'ultima sfida del girone europeo contro la Dinamo Minsk. "Dobbiamo stare uniti", ripeteva Pradè qualche giorno fa. Già. In questi momenti contano molto l'unità e la compattezza di un gruppo. Società, giocatori, tifoseria. Soltanto così i viola potranno rialzarsi e tornare ad inseguire i propri obiettivi. Ed i propri sogni.