Finalmente un mercato da Juve, con Vlahovic e Zakaria cambia tutto: Allegri non può fallire
Nicola Balice
Un mercato così non si era mai visto dalle parti della Juve, per quel che riguarda la sessione invernale ovviamente. E in realtà non era nemmeno previsto fino alla svolta impartita dalla proprietà, quindi dalla coppia John Elkann-Andrea Agnelli, che hanno dato l'impulso decisivo all'affondo per Dusan Vlahovic e a un'ultima settimana perfetta o quasi. Perché il vero capolavoro dell'altra coppia, quella composta da Maurizio Arrivabene e Federico Cherubini, sta nell'essere riusciti anche a sbloccare quelle cessioni che prima sembrano impossibili: tra gli esuberi è partito il solo Aaron Ramsey proprio solo a patto che andasse via, le condizioni strappate dai Rangers sono poco convenienti ma forse era il messaggio a essere ancor più importante, alla fine il gallese è andato via. Sacrificati ma venduti al momento giusto e molto bene Rodrigo Bentancur e Dejan Kulusevski, due che alla fine erano tutt'altro che imprescindibili per Max Allegri, due che alla fine nella migliore delle ipotesi andranno a coprire il 70% delle spese effettuate tra Vlahovic e Denis Zakaria. Poi è il campo a decidere il reale valore di queste operazioni, ma quando il mercato si è concluso e in campo ci si deve ancora tornare, il voto sul mercato della Juve rasenta la perfezione. A maggior ragione considerando il fatto che sia successo tutto in dieci giorni o quasi, non erano solo frasi di circostanza quelle di Allegri nelle varie conferenze stampa: dopo l'infortunio di Federico Chiesa, infatti, il tecnico aveva parlato con i senatori spiegando come davvero sarebbe stato necessario restare uniti perché non c'erano margini per investire sul mercato. Poi qualcosa è cambiato e la Juve ha fatto tutto ciò che doveva fare. TOCCA A MAX – Ha preso il centravanti, il migliore che si potesse prendere in questo momento. Ha preso il centrocampista, uno che tutti volevano, anticipando la concorrenza e garantendo quelle caratteristiche che Allegri tanto voleva. Ora quindi, tocca a Max. La rosa è forse più corta, ma si allunga la lista dei titolari che servono al suo calcio. Fatto di pochi ghirigori e tanta sostanza. La Juve, intesa come dirigenza e proprietà, ha fatto il suo. Ora è necessario che Allegri faccia la differenza, è stato preso per questo, rappresentando l'unico vero colpo del mercato estivo (oltre a Manuel Locatelli). Non basterà agganciare il treno delle prime quattro, bisognerà mettere le basi per arrivare allo scudetto dell'anno prossimo. Sarà fondamentale arrivare il più avanti possibile in Champions già ora (quarti obiettivo minimo). Si dovrà vivere la Coppa Italia come un reale obiettivo, forse unico modo rimasto per allungare la clamorosa striscia di dieci stagioni consecutive con almeno un trofeo vinto. Poi inizia anche un'altra partita, quella legata ai rinnovi, lì tocca di nuovo alla dirigenza con il caso Dybala che condizionerà tutto inevitabilmente. Intanto la Juve è cambiata, deve tornare a essere vera Juve da subito.