Finale Mls, ancora Toronto vs Seattle: purché non giochino come gli europei
Non è successo spesso, ma è già accaduto che due squadre si affrontassero in finale in due edizioni consecutivamente: agli albori della MLS il DC United arrivò tre volte in finale in quattro edizioni e ne vinse due. Dieci anni dopo fu la Houston Dynamo a battere due volte di fila i New England Revolution alzando per la prima volta il trofeo e poi toccò ai Los Angeles Galaxy che per due volte nel 2011 e nel 2012 vinsero il campionato battendo in entrambe le finali Houston. Adesso tocca a Toronto e Seattle rianimare questa curiosa statistica. Per la seconda volta consecutiva a distanza esatta di un anno le due squadre si ritroveranno al BMO Field di Toronto per giocarsi l’intera stagione in una notte. Toronto ha vinto il Supporter’s Shield, gioca in casa (gara secca, in caso di parità supplementari e rigori) e gode quindi di un favore del pronostico puramente aleatorio.
Lo scorso anno ricordiamo tutti come andò: Seattle, che arrivava da una estenuante rincorsa dopo avere cambiato l’allenatore visti i risultati disastrosi di Sigi Schmid, era data per spacciata: e invece vinse al sesto calcio di rigore, errore di Justin Morrow e trasformazione decisiva di Torres. A Toronto non si trova un biglietto da due giorni: hanno impiegato poco più di otto ore a venderli tutti. La stragrande maggioranza dei tifosi si sta organizzando con maxischermi in affitto nelle aree pubbliche vicine allo stadio. Quest’anno non vogliono sentire parlare di rigori, sfiga e fatalità: è tutto l’anno che con Altidore e Giovinco giocano il calcio migliore del campionato e vogliono vincere. Toronto è stata un tritacarne: 69 punti in 34 partite, venti vittorie, nove pareggi e cinque sole sconfitte (tre delle quali maturate a qualificazione avvenuta e giocando senza Giovinco e Altidore). Dodici punti più di New York City, 74 gol – miglior attacco – e 37 reti subite, miglior difesa a Est. Una macchina da guerra.
I Sounders dal canto loro hanno Nicolas Lodeiro, la nemesi perfetta di Sebastian Giovinco, funambolico e imprevedibile mezza punta che gioca ovunque, dove serve, e tre centrocampisti a sostegno come Roldan, Jones e Rodriguez oltre a un Clint Dempsey che sta vivendo uno dei momenti migliori della sua carriera, tre gol in altrettante partite nella postseason: e dire che voleva lasciare... In compenso Seattle potrebbe dovere rinunciare a Ozzie Alonso che si è infortunato al quadricipite mentre Justin Morris, che ha giocato solo pochi minuti delle semifinali, non è ancora al 100% dopo i problemi alla coscia. L’attesa è enorme: sarà record di pubblico e di incasso al BMO Field, sarà record di pubblico anche davanti alla tv perché la MLS quest’anno ha esteso i suoi diritti televisivi di un abbondante 15% e l’anno prossimo aumenterà ancora tanto che, si dice, la MLS voglia “regalare” alle nuove tv licenziatarie nei paesi dove la MLS ancora non si vede la finale di quest’anno. Lungimiranti.
A un patto: che la finale dello scorso anno tra Toronto e Seattle, non si ripeta… una delle partite più brutte della storia della MLS, la prima finale a chiudersi 0-0 e ad andare ai rigori. Il giorno dopo sul sito della Major League l’hashtag più pubblicato tra i fan diceva #pleasenotlikeeuropeans Per favore… non diventiamo come gli europei.
Lo scorso anno ricordiamo tutti come andò: Seattle, che arrivava da una estenuante rincorsa dopo avere cambiato l’allenatore visti i risultati disastrosi di Sigi Schmid, era data per spacciata: e invece vinse al sesto calcio di rigore, errore di Justin Morrow e trasformazione decisiva di Torres. A Toronto non si trova un biglietto da due giorni: hanno impiegato poco più di otto ore a venderli tutti. La stragrande maggioranza dei tifosi si sta organizzando con maxischermi in affitto nelle aree pubbliche vicine allo stadio. Quest’anno non vogliono sentire parlare di rigori, sfiga e fatalità: è tutto l’anno che con Altidore e Giovinco giocano il calcio migliore del campionato e vogliono vincere. Toronto è stata un tritacarne: 69 punti in 34 partite, venti vittorie, nove pareggi e cinque sole sconfitte (tre delle quali maturate a qualificazione avvenuta e giocando senza Giovinco e Altidore). Dodici punti più di New York City, 74 gol – miglior attacco – e 37 reti subite, miglior difesa a Est. Una macchina da guerra.
I Sounders dal canto loro hanno Nicolas Lodeiro, la nemesi perfetta di Sebastian Giovinco, funambolico e imprevedibile mezza punta che gioca ovunque, dove serve, e tre centrocampisti a sostegno come Roldan, Jones e Rodriguez oltre a un Clint Dempsey che sta vivendo uno dei momenti migliori della sua carriera, tre gol in altrettante partite nella postseason: e dire che voleva lasciare... In compenso Seattle potrebbe dovere rinunciare a Ozzie Alonso che si è infortunato al quadricipite mentre Justin Morris, che ha giocato solo pochi minuti delle semifinali, non è ancora al 100% dopo i problemi alla coscia. L’attesa è enorme: sarà record di pubblico e di incasso al BMO Field, sarà record di pubblico anche davanti alla tv perché la MLS quest’anno ha esteso i suoi diritti televisivi di un abbondante 15% e l’anno prossimo aumenterà ancora tanto che, si dice, la MLS voglia “regalare” alle nuove tv licenziatarie nei paesi dove la MLS ancora non si vede la finale di quest’anno. Lungimiranti.
A un patto: che la finale dello scorso anno tra Toronto e Seattle, non si ripeta… una delle partite più brutte della storia della MLS, la prima finale a chiudersi 0-0 e ad andare ai rigori. Il giorno dopo sul sito della Major League l’hashtag più pubblicato tra i fan diceva #pleasenotlikeeuropeans Per favore… non diventiamo come gli europei.