Final Eight Primavera: Varese e Roma show, delusioni Juve, Inter e Milan
Si disputerà domani sera allo stadio 'Melani' di Pistoia la finale del campionato Primavera fra la Roma di Alberto De Rossi ed il Varese guidato da Devis Mangia.
In attesa dell'ultimo atto di un torneo che ha portato sugli spalti degli stadi toscani anche quattromila spettatori per una partita, ecco alcune valutazioni sui protagonisti principali di queste Final Eight.
Voto 10: Devis Mangia, tecnico del Varese. Ha conquistato la finale con una squadra assemblata dieci mesi fa, passando da un gruppo disomogeneo, fatto di prestiti ed acquisti da club di seconda fascia lombardi, ad una squadra capace di regalare spettacolo e giocatori al futuro del calcio. Contro la Juventus grande calcio, contro la Fiorentina una 'piccola-grande' impresa eroica
Voto 9: Fiorentina Primavera. Uscita in semifinale, ai rigori, la squadra di Buso (vero artefice di una stagione da leccarsi i baffi) non solo ha vinto una coppa Italia, giungendo alla finale del Torneo di Viareggio, ma ha anche valorizzato elementi quali Camporese, Taddei, Seculin ed Acosty, risvegliando una passione del tifo viola che sembrava sopita: 4.000 spettatori giunti da Firenze per il match contro il Varese. Un successo dovuto non solo ai risultati, ma soprattutto alla voglia di dare tutto in campo, fino alla fine.
Voto 8: Settore giovanile dell'Atalanta. Si può non vincere scudetti giovanili, ma la società bergamasca nel mondo dei 'piccoli' non ha niente da invidiare a club come Barcellona o Ajax. Da Mino Favini a Walter Bonacina, dai talenti in erba Suagher, Possenti, Monacizzo ma soprattutto Cortesi: è il calcio italiano che meriterebbe titoli ed articoli sui quotidiani tali da strappare le prime pagine ai cialtroni delle scommesse o alle operazioni di mercato finte, create ad arte dei procuratori.
Voto 7: Vincenzo Montella, ex allenatore della Roma. Da tecnico del settore giovanile, in prima squadra, ha applicato alla lettera il consiglio di molti addetti ai lavori: 'Coraggio nel lanciare i giovani'. Ha dato chance a Caprari e Viviani, valorizzando il proprio prodotto interno. Molto meglio l'ex aereoplanino da tecnico, che tanti d.s. dall'acquisto facile in Sudamerica o nell'ex Jugoslavia.
Voto 6: Stefano Sturaro, centrocampista del Genoa. E' il simbolo dell'esclusione dei Grifoni dalla finale. Grande testa, cuore e grinta al servizio della squadra di Juric: delude in semifinale, ma ha i colpi per diventare il nuovo De Rossi. Sufficienza risicata per la squadra rossoblù, capace di dominare il proprio girone, ma di fallire i match che contano davvero, trovando 'solo' un super Perin.
Voto 5: La classe arbitrale di questa fase finale. Specie il signor Ros di Pordenone, capace di esasperare gli animi in Varese-Fiorentina (finita 8 contro 11, con espulsione anche del medico sociale viola che stava soccorrendo un giocatore fuori dal campo), e che ha applicato male una regola del vantaggio, condizionando in parte anche il match ad Aversano di Treviso, che ha espulso Camporese contro l'Atalanta per un 'presunto' fallo da ultimo uomo, e Renato Buso per essersi tolto la giacca. Se questa è la nuova classe arbitrale, la gran parte delle direzioni di gara di queste Final Eight è stata da insufficienza. Braschi e Nicchi non possono dormire sonni tranquilli sul futuro delle giacchette nere.
Voto 4: Milan ed Inter. Spendere cifre pazzesche per uomini 'figurina' come Cassano o Quaresma toglie investimenti ai settori giovanili. Non solo i rossoneri sono stati mestamente esclusi ai quarti, e i nerazzurri neanche qualificati per la fase finale, ma non c'è la volontà di cambiare una politica sui giovani che gioco forza, con il fair play finanziario, dovrà arrivare. Delusione vera della stagione, per colpa soprattutto delle dirigenze dei due club.
Voto 3: Chi sceglie i Luis Enrique ed ha in società uno come Montella, ma soprattutto uno come Alberto De Rossi. Quest'ultimo evidentemente paga un carattere non affine ai media, e soprattutto un cognome ingombrante. Andatevi a controllare gli almanacchi fra qualche anno di quanti 'lupacchiotti' sono passati dalle sue mani, e sono arrivati al grande calcio.
Voto 2: Le tv nazionali, a parte Sportitalia, che hanno 'oscurato' questo evento. Chi è passato dalla Toscana negli ultimi giorni si è divertito. Chi era davanti alla tv si è appassionato. Grandi telecronache, interventi da bordo campo sempre con ospiti di primo piano del calcio giovanile e non solo, e ritratti particolareggiati dei campioni del futuro. Quando si può fare un buon prodotto, senza per forza spendere cifre folli per l'opinionista famoso o la velina di turno.
Voto 1: Il triste e solitario tifoso bianconero che, dopo la sconfitta della Juventus contro il Varese nel quarto di finale giocato a Pistoia, continuava ad offendere ed insultare il tecnico Bucaro. Sicuramente dal club torinese ci si aspettava molto di più, ma finché gli spalti italiani vedranno come protagonisti personaggi come quello visto al 'Melani', il calcio non farà mai il salto di qualità. E' triste dare ragione ad Arrigo Sacchi che sostiene come nel nostro Paese 'per arrivare al risultato vale tutto, anche e soprattutto non rispettare le regole'.
Voto 0: La questura di Roma che si è ben guardata da avvertire quella di Pistoia sulla partenza dalla capitale degli pseudo tifosi giallorossi in occasione di Genoa-Roma di mercoledì scorso. Quest'ultimi si sono resi protagonisti di incidenti indegni per una tifoseria, prima, durante e dopo la gara. I danni provocati sono stati ingenti, macchiando l'immagine dell'impresa degli uomini di Alberto De Rossi.