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Filo diretto Agnelli-Allegri, tutta la verità: gli incontri, i dubbi del presidente, il ruolo di Max
I DUBBI – Non c'è o per meglio dire non ci dovrebbe essere una trattativa per il ritorno di Allegri in panchina, almeno per ora. Ci sono però tanti dubbi in casa Juve. La scelta di Pirlo, è noto, porta in calce la firma di Agnelli che lo ha sostanzialmente imposto dopo aver digerito più che approvato quella di Sarri. E non abbandonerà l'attuale tecnico tanto facilmente, l'input societario è quello di difenderlo sempre e comunque, persino di confermarlo per la prossima stagione nonostante tutto. Quasi tutto. Perché ora la Juve rischia seriamente la Champions e questo non è accettabile, la parola fallimento non sarebbe solo un eufemismo. Ha bisogno di parlare con qualcuno che conosce l'ambiente pur essendo esterno, di Allegri si fida ciecamente e con Allegri starebbe confrontandosi per capire come ripartire e risollevare la situazione prima che sia troppo tardi. In una fase dove tutti sono confermati e tutti sono in discussione.
LA SUGGESTIONE – Ma il ruolo di Allegri sarebbe quindi solo quello di amico-consigliere? Forse sì, è comunque già parecchio. Perché per immaginare un ritorno di Allegri in panchina dovrebbe cambiare forse troppo, non solo nella squadra ma soprattutto a livello dirigenziale, perché i rapporti con la coppia Nedved-Paratici invece facevano parte degli ingredienti principali che avevano portato alla separazione del 2019. E pure nello spogliatoio ci sarebbe qualcuno di troppo. Poi, mai dire mai, soprattutto di questi tempi con la panchina di Pirlo effettivamente appesa a un filo. Specialmente se a chiederti aiuto è un amico.