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    Filo diretto Agnelli-Allegri, tutta la verità: gli incontri, i dubbi del presidente, il ruolo di Max

    Filo diretto Agnelli-Allegri, tutta la verità: gli incontri, i dubbi del presidente, il ruolo di Max

    • Nicola Balice
    Andrea Agnelli e Max Allegri. La coppia non è mai scoppiata. Certo, l'allenatore è stato infine esonerato nel 2019, ma il presidente nell'annunciare questa decisione aveva fatto capire chiaramente che ad assumersene le responsabilità sarebbero stati i dirigenti competenti (Paratici e Nedved) e che lui avrebbe preferito continuare l'era Allegri. Da quel momento è successo un po' di tutto, è arrivato Sarri ed è stato messo alla porta pur con uno scudetto in più in bacheca, poi è stato scaraventato nel mondo Juve uno come Pirlo protetto fino a quando la situazione non ha cominciato a precipitare. Due anni in cui in ogni caso Allegri e Agnelli hanno mantenuto un rapporto d'amicizia sincera e di stima reciproca, con il fantasma di Max che ha continuato a occupare uno spazio piuttosto ingombrante alla Continassa. Contatti continui, incontri frequenti, chiacchierate e confronti. È sempre stato così, ma ora fa più rumore. Se poi Agnelli e Allegri si incontrano anche solo per un saluto proprio in questi giorni è normale che diventi una notizia pure piuttosto clamorosa: fioccano smentite sul fatto che abbiano persino visto insieme il derby dalla lontana Forte dei Marmi, ma anche solo il fatto che il presidente bianconero non fosse in prima linea allo stadio può trasformarsi in un segnale piuttosto indicativo. 

    I DUBBI – Non c'è o per meglio dire non ci dovrebbe essere una trattativa per il ritorno di Allegri in panchina, almeno per ora. Ci sono però tanti dubbi in casa Juve. La scelta di Pirlo, è noto, porta in calce la firma di Agnelli che lo ha sostanzialmente imposto dopo aver digerito più che approvato quella di Sarri. E non abbandonerà l'attuale tecnico tanto facilmente, l'input societario è quello di difenderlo sempre e comunque, persino di confermarlo per la prossima stagione nonostante tutto. Quasi tutto. Perché ora la Juve rischia seriamente la Champions e questo non è accettabile, la parola fallimento non sarebbe solo un eufemismo. Ha bisogno di parlare con qualcuno che conosce l'ambiente pur essendo esterno, di Allegri si fida ciecamente e con Allegri starebbe confrontandosi per capire come ripartire e risollevare la situazione prima che sia troppo tardi. In una fase dove tutti sono confermati e tutti sono in discussione.

    LA SUGGESTIONE – Ma il ruolo di Allegri sarebbe quindi solo quello di amico-consigliere? Forse sì, è comunque già parecchio. Perché per immaginare un ritorno di Allegri in panchina dovrebbe cambiare forse troppo, non solo nella squadra ma soprattutto a livello dirigenziale, perché i rapporti con la coppia Nedved-Paratici invece facevano parte degli ingredienti principali che avevano portato alla separazione del 2019. E pure nello spogliatoio ci sarebbe qualcuno di troppo. Poi, mai dire mai, soprattutto di questi tempi con la panchina di Pirlo effettivamente appesa a un filo. Specialmente se a chiederti aiuto è un amico.

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