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Feyenoord campione! Da Kuyt a van Bronckhorst: vecchi-nuovi protagonisti
I PROTAGONISTI - Il club di Rotterdam ritorna quindi sul trono d'Olanda un po' a sorpresa ma con merito, grazie ad una cavalcata trionfale che ha come artefici principali tre nomi su tutti: il tecnico Giovanni van Bronckhorst, degno esponente della grande tradizione del calcio olandese e osservatore ortodosso del sacro 4-3-3, schema che però sotto la sua conduzione tattica in molte occasioni si è trasformato in un vero e proprio 4-2-4 con Jens Toornstra che in più di un occasione da trequartista si è trasformato in vero e proprio attaccante aggiunto e i suoi 14 gol stagionali corredati da ben 10 assist sono li a dimostrarlo. Il trequartista olandese non sarà più un giocatore di primo pelo visto che ormai conta 28 primavere, ma in questa stagione ha trovato la sua definitiva consacrazione dimostrando di essere un centrocampista dotato di spirito di sacrificio, notevole intelligenza tattica e in fin dei conti anche una tecnica di un certo livello a giudicare da certe giocate. L'altro grande protagonista della cavalcata vittoriosa del Feyenoord è stato il ventiseienne Nicolai Jorgensen arrivato per un tozzo di pane (3 milioni di euro), ma che adesso con quei 21 gol che valgono il titolo di capocannoniere ha fatto schizzare il valore del suo cartellino almeno cinque volte di più rispetto al suo valore iniziale e ha attirato l'attenzione di diversi Top Club Europei tra i quali anche la stessa Juventus.
IL RITORNO - Il Feyenoord ritorna quindi grande dopo diverse stagioni assai tribolate in cui aveva rischiato persino di retrocedere in seconda divisione, un avvenimento mai accaduto nella sua lunga e gloriosa storia, una storia che lo ha spesso visto protagonista di livello assoluto, come quando fu campione d'Europa e Intercontinentale nel lontano 1970 e vincitore della coppa UEFA nel 1974, (primo club olandese a conquistare questi titoli), in anticipo quindi sugli eterni rivali dell'Ajax con i quali da vita all'unico e vero derby d'Olanda (con buona pace del PSV che pure ha vinto di più), quel De Klassieker, che mette una di fronte all'altra le due anime dei Paesi Bassi, quella autarchica e nazionalista del Feyenoord contro quella internazionalista di radice sionista dell'Ajax. Ora che il presente è tornato ad essere degno del proprio passato il Feyenoord guarda finalmente fiducioso anche al futuro grazie anche al piano di ristrutturazione che a breve renderà lo Stadio de Kuip uno dei più moderni e belli d'Europa con una capienza da 70.000 spettatori e un'atmosfera ancora più calda di quella attuale che già di suo era la più incandescente d'Olanda.
@Dragomironero