Festa della Dea: Percassi su un Mig con i Transformer, delirio 20 mila atalantini
Traffico in tilt, entusiasmo alle stelle e una moltitudine mai vista nell'ultimo atto della Festa della Dea 2014 che, ieri sera, all'Orio Center, ha radunato quasi 20 mila tifosi (record assoluto nelle tredici edizioni dell'evento), letteralmente in visibilio sia per le scelte spettacolari dei ragazzi della Curva Nord, organizzatori di un evento senza eguali nel calcio italiano sia per il discorso tenuto da Antonio Percassi, più scatenato che mai.
Dalla mongolfiera del 2012 al carro armato e al veliero che, nel 2013, ospitò gli Eroi della Coppa Italia '63, la Festa della Dea non ha posto limiti alla propria fantasia innalzando ulteriormente il tasso di effetti speciali, sotot la regia di Claudio Galimberti, il Bocia, capo storico della tifoseria nerazzurra e anima di una manifestazione che anno dopo anno si conferma un'autentica festa della passione per la Dea.
Stavolta, Antonio Percassi, Luca Percassi, Pierpaolo Marino e l'intero staff dirigenziale con Spagnolo, Costanzi, Corti e Zamagna sono "atterrati" a Orio sulla fusoliera di un Mig espressamente noleggiato per la circostanza.
Il presidente e i suoi più stretti collaboratori sono stati scortati da quattro Transformer che hanno reso ancora più coreografico l'ingresso in scena, in un'atmosfera di incontenibile entusiasmo.
Fabrizio Ferron e Maurizio Ganz, i due grandi ex fra gli ospiti d'onore della serata, erano letteralmente meravigliati: "Mai vista una cosa del genere", ha sbottato l'ex attaccante mentre il portiere che per otto anni ha difeso i pali nerazzurri, non ha smesso un attimo di registrare tutto quanto stava accadendo attorno a lui.
Percassi è stato l'autentico mattatore, in un clima di straordinaria euforia atalantina che premia il lavoro dell'imprenditore bergamasco, il cui Gruppo ha sfondato il muro dei 5 mila dipendenti e, dal primo luglio scorso, nel management atalantino allinea anche Maurizio Costanzi, neo capo degli scout di Favini, dopo lo splendido lavoro firmato nel Chievo campione d'Italia Primavera.
Percassi ha cantato, ha gridato, ha saltato con i tifosi i quali non aspettavano altro di essere incendiati dalle sue parole. "Ciò che sto vedendo qui, è semplicemente fantastico. E' strepitoso. E' incredibile. I bambini, prima di tutto: quanti bambini, quante famiglie, quanta gioia di stare insieme in un clima di vera festa. Chi ama il calcio deve venire qui per capire che cosa sia l'amore per il calcio. Questa è passione autentica per l'Atalanta, questo significa amare la nostra squadra. Questo è un incitamento per noi a fare sempre meglio. Nessuno può più nascondersi e l'Atalanta sta lavorando per essere sempre piùcompetitiva, sempre più organizzata, sempre più all'altezza dei suoi tifosi. Faremo di tutto per rendervi felici".
Il sogno è l'Europa, sfiorata nell'ultima stagione dopo la storica sequenza di sei vittorie consecutive, il primo obiettivo concreto è la salvezza, da raggiungere in tempi rapidi per togliersi poi altre soddisfazioni. La Festa della Dea ha letteralmente messo le ali all'Atalanta, confermando che i tifosi sono il suo patrimonio più prezioso e importante. Percassi l'ha capito sin dal primo giorno del suo reinsediamento alla presidenza, quattro anni fa. Ora raccoglie i frutti di una felice intuizione.