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    Ferrero: 'De Rossi, ti voglio alla Sampdoria'

    Ferrero: 'De Rossi, ti voglio alla Sampdoria'

    L'idea a Massimo Ferrero era già venuta qualche anno fa: perchè non provare a convincere Francesco Totti, alla fine della carriera con la Roma, a trasferirsi a Genova, sponda Sampdoria? Ovviamente, il numero 10 giallorosso declinò con un gentile ma deciso 'no, grazie'. Il numero uno blucerchiato però oggi ci riprova. Destinatario delle sue avances un altro capitano della squadra della Capitale, Daniele De Rossi.

    "Guardi, ne parlammo qualche settimana fa durante un viaggio in treno. Allora mi disse che voleva prendersi un anno sabatico. Adesso se lui vuole venire alla Samp io ci sono" ha raccontato in un'intervista al Corriere dello Sport. "Penso che sia uno dei momenti più tristi del calcio italiano. Se ne va un altro imperatore della As Roma. Una colonna (Totti, ndr) era già andata via in modo impensabile e De Rossi va via in modo inaspettato. De Rossi è un amico, viene sempre al cinema Adriano. Da presidente qualche settimana fa l’ho insultato, perché mi ha fatto perdere una partita con un gol viziato da un fallo. Quella partita l’ha vinta De Rossi, non la Roma".

    "Sono rimasto molto dispiaciuto anche l’altra volta quando Totti fu costretto a smettere" prosegue Ferrero. "Lo invitai a venire alla Samp, ma mi rispose che non poteva. Adesso ci provo con Daniele. Mi procuro subito il numero. Adesso a Daniele dico: se vuoi andare al cinema gratis vieni da me. Scherzi a parte. Evviva De Rossi. Daniele sa che io ci sono".

    Il patron della Samp parla anche del suo rapporto con le tifoserie, e del momento di tensione tra pubblico e proprietà in casa Roma: "Mi sembra che questo periodo stia perdurando da molto tempo. Io sono felice del rapporto con i tifosi della Roma. Tutti mi amano, a tutte le tifoserie d’Italia risulto simpatico perché sono un tipo strano, come dice la canzone... Il tifoso va rispettato, senza il tifoso non c'è il presidente, lo dobbiamo capire tutti. Il tifoso è il cliente del calcio italiano e va trattato con riguardo. Se uno va in un negozio e gli vendono la maglietta bucata, si arrabbia, perché dice che l’ha pagata per nuova. E’ come una donna che sposi e non si accontenta mai. Bisognerebbe avere più rispetto dei tifosi".

    Chiusura ancora su De Rossi, che secondo Ferrero può dire ancora la sua in campionato: "Io penso di sì, fa parte di quella categoria di calciatori in estinzione, come Quagliarella. Anche di lui dicevano che era finito, invece sta facendo il più bel campionato della sua carriera. Insieme con De Rossi farebbero grandi cose. Daniele può risolvere una partita con un gol o con una giocata. E’ un campione, non si discute. Certi giocatori non dovrebbero smettere mai, guardate Pellissier. Sono fatti di un’altra pasta, hanno il calcio nel Dna, hanno i palloni nel sangue. Sono fenomeni, fanno parte di un’altra categoria, sono artisti del campo di calcio, mentre io sono un artista di strada. L’arte - conclude Ferrero - non si compra".

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