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    Felipe Anderson non vale 40 milioni

    Felipe Anderson non vale 40 milioni

    • Federico Zanon
    Una frattura con potrebbe portare a una cessione. La lite tra Simone Inzaghi e Felipe Anderson ha lasciato il segno in casa Lazio e a poco è servito il comunicato ufficiale club, che parla solo di confronto civile e naturale dopo una partita sfortunata, per chiudere il caso. Il brasiliano non è felice, in questa stagione si aspettava di giocare di più, ma per diversi motivi ha recitato poco più che il ruolo della comparsa, con solo 3 gol in 538' tra campionato e coppe. Prima il grave infortunio muscolare agli adduttori, che l'ha tenuto fuori dai campi di gioco fino a dicembre, poi le scelte del suo allenatore, la realtà dei fatti parla di un Felipe Anderson lontano da essere un titolare indiscusso, come Immobile, Milinkovic-Savic o Luis Alberto. Una situazione che gli pesa. E che l'ha portato a reagire male.

    RICHIESTA ALTA - Inzaghi non ha gradito, la Lazio l'ha punito, l'ex giocatore del Santos non è stato convocato per la sfida contro il Napoli, in programma sabato sera al San Paolo, e al momento non è chiaro fino a quando sarà sospeso. Se lo scenario non cambierà Felipe Anderson a giugno farà la valigia, nonostante un contratto in scadenza nel 2020. E qui entra in gioco Claudio Lotito, che non ha nessuna intenzione di cambiare la sua opinione e soprattutto la valutazione del cartellino del numero 10, ovvero 40 milioni. Circa 10 milioni in meno di quanto chiesto al Manchester United  la scorsa estate.

    UN'ESAGERAZIONE - Soldi, tanti soldi, che al momento Felipe Anderson non sembra valere. Il suo talento è fuori discussione, lo sono invece la continuità e l'atteggiamento quando entra a match in corso. A quasi 25 anni l'ex prodigio d'O Peixe non ha ancora fatto il salto di qualità, soprattutto dal punto di vista mentale. E anche nell'epoca dei prezzi folli non merita un investimento da 40 milioni.

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