Falcone e Borsellino: la curva del Torino contro Andreotti
Durante il minuto di silenzio le foto dei giudici assassinati dalla mafia.
Falcone e Borsellino, la curva del Torino contro Andreotti.
L’hanno ricordato così, Giulio Andreotti. Con centinaia di fotografie di Falcone e Borsellino esposte durante il minuto di silenzio più fischiato e contestato della storia del calcio. I tifosi granata prima di Toro-Genoa hanno dato vita ad una manifestazione tanto unica e spontanea di dissenso, mostrando nelle due curve dell’Olimpico l’immagine simbolo di chi lotta contro la mafia nel momento in cui lo speaker dello stadio chiedeva di ricordare il senatore a vita. Un po’ flash mob e un po’ protesta civile, ma l’immagine ha fatto il giro del web. Ritornando, alla fine, da dove era partita. Perché tutto è nato su Facebook e quasi per caso, quando un tifoso del Toro ha lanciato l’idea dopo l’ufficializzazione da parte del Coni di ricordare il 7 volte presidente del Consiglio. «Se in ogni stadio d’Italia, durante il minuto di silenzio per Andreotti, ogni spettatore esponesse la foto di Falcone e Borsellino sarebbe fantastico! Sono senza vergogna».
La proposta lanciata da Massimo Cambiano, storico esponente della Maratona che attualmente vive all’estero, è stata subito rilanciata da tanti tifosi granata ed è diventata realtà. C’è chi ha trovato l’immagine, chi la spedita ad altri contatti, chi l’ha stampata in centinaia di copie e chi l’ha distribuita allo stadio mercoledì. Soprattutto nella curva Primavera, dove il cuore del tifo era tappezzato dalla foto dei due giudici amici, e anche nella Maratona grazie a esponenti dell’ex gruppo ultrà dei Viking. Tutto in silenzio e in gran segreto per fare la sorpresa e spiazzare l’opinione pubblica. Andreotti è stato ricoperto di fischi e insulti in tutti gli stadi, ma a Torino ha trovato anche l’esposizione dell’icona più potente e simbolica. In quello stadio che tra i suoi tifosi vede in prima fila il procuratore capo Caselli. Tifosissimo granata, primo accusatore di Andreotti nel processo per mafia e soprattutto collega e amico di Falcone e Borsellino che morirono nel 1992 negli attentati di Palermo. «Il silenzio è mafia» c’era scritto sotto quella foto esposta dai tifosi del Toro. Loro, Andreotti l’hanno ricordato così.