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Fabregas: "Mi ispiro a Wenger e Guardiola, pronto per la Serie A. Como, un obiettivo e mentalità da cambiare"
FAVORITO A EURO 2024 - “Germania e Spagna sono quelle che stanno giocando meglio. C'è una squadra che sorprende molti, ma non me perché ho visto gli allenamenti e so come lavora: è l’Austria. Stanno facendo davvero bene, hanno le idee molto chiare, sono fortissimi fisicamente, giocano in avanti e con personalità”.
DELUSIONI - “Non so se usare quella parola. Preferisco dire che squadre come Inghilterra, Italia e Olanda devono migliorare. Sono squadre da cui ci si aspetta molto per il talento che hanno e per le grandi aspettative, ma in un torneo come questo sappiamo già che ci sono squadre che partono bene e poi calano e viceversa. Da ora in poi inizia la cosa interessante. La chiave perché la Spagna diventi campione sarà mantenere il livello, essere costante”.
SERIE A - “Mi sento preparato. Aspettavo questo momento da tanto tempo, ho molta fame e molta passione. Ho avuto sette mesi per lavorare con la squadra, le mie idee sono molto chiare, credo molto nei miei giocatori e lavoriamo tantissimo. Dobbiamo costruire una squadra per competere ai massimi livelli perché il calcio in Italia sta crescendo e le richieste sono alte”.
OBIETTIVO - “Ho un obiettivo chiaro: che la mia squadra sia pienamente preparata per il giorno in cui inizierà il campionato. È molto importante saper spiegare ai giocatori cosa dobbiamo fare in ogni fase del gioco. Devo far capire loro che la mentalità deve cambiare. In Serie B quando perdevi una palla potevi cavartela, ora subisci gol. Il livello è più alto. Dobbiamo lavorare duro e avere personalità”.
MODELLI - “Tatticamente Guardiola. Gestione del gruppo? Parlo di quello che so e di quello che ho vissuto con coloro che ho avuto. Qui direi Mourinho e Wenger. Trasferire il messaggio ai giocatori? Luis Aragones. Filosofia di gioco? Lì mi identifico con Wenger e Guardiola. Leggere la partita e prendere decisioni al volo? Vicente Del Bosque. Aveva un grande occhio nell'analizzare le partite e modificarne l'andamento con i suoi cambi se le cose non andavano bene".
ANDRESTI AL REAL? - “Ho ascoltato e analizzato le proposte da giocatore e lo farò anche da allenatore, ovviamente. Non sai mai quale strada ti porterà la vita. Ai tempi ho avuto contatti con il Real Madrid. Mi hanno fatto delle offerte e ho parlato con la società con cui dovevo parlare. Per rispetto ascolto e analizzo sempre. Inoltre non avrei mai immaginato che sarei andato al Chelsea dopo otto anni all'Arsenal, ma ho chiacchierato con Mourinho e mi è piaciuto quello che mi ha detto, come mi ha parlato e come mi ha fatto partecipare al progetto agonistico che stava costruendo. L'ho ascoltato e mi ha convinto. Nella vita ci sono momenti, ma il rispetto è obbligatorio”.