Eziolino Capuano: 'Il Taranto e il figlio del direttore della Banca. Allegri e io al posto di Klopp, dico tutto'
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STILE DI VITA - "Io ho avuto sempre coerenza, da 37 anni alleno e non sono mai stato fermo. Se io fossi un presidente lo vorrei sempre un allenatore come Capuano. Il valore dell’uomo supera quello dell’allenatore, mi sembra piuttosto evidente dopo tutto questo tempo e quello che ho vissuto. Finché io avrò questa forza, l’allenatore lo farò sempre".
TARANTO - "Col Taranto vogliamo migliorare la classifica dello scorso anno, quindi entrare nei playoff. L’anno scorso non ci siamo riusciti per pochissimo e ci vogliamo provare quest’anno. Nonostante le tante difficoltà a 8 giornate siamo lì e questo vuol dire che è stato fatto qualcosa di importante. Il resto è aria fritta. Qui faccio il manager all’inglese e sono ben felice di prendermi le mie responsabilità in questo ruolo. A gennaio abbiamo perso almeno tre titolari, abbiamo fatto cassa dando via i migliori calciatori e ne abbiamo presi altri fuori dai radar da altre parti ma che qui si stanno esprimendo bene, aiutandoci a proseguire nel nostro percorso. Io ho una mia filosofia ben precisa ed è quella di non avere mai calciatori con la pancia piena, altrimenti si rischia la fine di tante squadre che hanno speso 15-20 milioni e questo non gli fa molto onore. Noi con un budget tra i più bassi in assoluto dei tre gironi della C abbiamo dimostrato che il calcio si può fare lo stesso compensando tutto con il lavoro, le idee e uno staff importante".
SVOLTA - "Due anni fa, quando arrivai c’era una contestazione incredibile, e chi andava allo stadio veniva insultato. Il massimo che abbiamo fatto quell’anno era 300 persone. Dopo pochi mesi ne ho portati 13mila ed è la vittoria più bella per quanto mi riguarda. Ho fatto sì che la gente si riappropriasse della propria maglia e che tutti gli appassionati potessero riappropriarsi della loro tarantinità. La questione stadio Iacovone? Chi governa una città non può sparire nell’oblio. Il sindaco di Taranto è sparito. Non ci ha dato una mano in niente e il Taranto non sa l’anno prossimo dove giocherà. Io in questo momento mi sono sentito come Masaniello. Quel tifoso di 84 anni che avete visto tutti nei video l’ho portato non solo per Taranto, ma per il calcio e lo sport italiano. Ho parlato con Gravina e Abodi ma non può albergare nessun tipo di sentimento per chi è insensibile a questo tipo di cose. Quello che è successo a Taranto è una vergogna, ma noi andremo avanti per la nostra strada”.
LA DISPERAZIONE DEL TIFOSO 84ENNE DEL TARANTO
PERSONAGGIO - “Il personaggio Capuano ha annullato l’allenatore creandomi dei problemi gravissimi. Perché sono venuto fuori solo a livello mediatico e non per il valore del tecnico. Questa è la verità. Qui a Taranto fui esonerato perché Pieroni all’epoca mi chiedeva di convocare il figlio del direttore generale della Banca Popolare di Ancona. Io sono rimasto sempre me stesso, non sono mai cambiato. Quando io dico che la carriera me la sono distrutta da solo, non capisco fino a che punto c’è distruzione e quando subentra la dignità. Io ho sempre fatto giocare chi merita e non ho giocato con i sentimenti dei tifosi".
QUERELLE - "Giochista o risultatista? Io penso che l’essenza è il risultato. Il giochista è quell’allenatore bambino che esce da Coverciano e vuole fare sette passaggi consecutivi per andare a far gol. Mò si parla della costruzione bassa… la verità è che i risultati si ottengono nel creare giocatori, perché con 20 milioni spesi in Serie C vince anche Fonzo il mio amico benzinaio. Crei giocatori e plusvalenze continue. Questo tipo di allenatori sono visti come difensivisti e catenacciari, mentre gli altri che fanno fare tre passaggi consecutivi vedono alzarsi il coro ‘ca**… come gioca questa squadra’. A volte ci vuole più attenzione nell’analizzare le cose. Allegri? Adesso lo stanno attaccando tutti, ma non è corretto. Io dico sempre che il calcio è il sentimento dell’irrazionalità, perché se vince ma gioca male ce lo facciamo andar bene ma se perde allora arrivano gli attacchi. Non va mai bene nulla. Allegri è un grande allenatore. Mi piace molto Thiago Motta, e non lo dico da ora. Mi piacciono le sue squadre come stanno in campo e il modo in cui lui legge la partita. Il Bologna è il Taranto della Serie A, o il Taranto è il Bologna delle Serie C. Cosa rispondo a chi negli ultimi giorni mi ha quotato come successore di Jurgen Klopp al Liverpool? Ma di cosa vogliamo parlare su… io parlo solo del Taranto".