Exor chiude il bilancio 2020 in rosso di 30 milioni, ma Agnelli ed Elkann incassano oltre 50 milioni di dividendi
Exor, azionista di maggioranza tra le altre società della Juventus, chiude il bilancio 2020 con un rosso di 30 milioni di euro, complice l'effetto del Covid-19. Lo rende noto il sito specializzato Calcioefinanza.it: "Il Consiglio di Amministrazione di Exor, presieduto da John Elkann, ha approvato il bilancio al 31 dicembre 2020, che sarà sottoposta per adozione all’Assemblea Generale Annuale degli Azionisti il 27 maggio 2021. Exor ha chiuso l’anno 2020 con una perdita consolidata di 30 milioni di euro; l’esercizio 2019 si è chiuso con un utile consolidato di 3,053 miliardi di euro. Il decremento pari a 3,083 miliardi di euro è principalmente attribuibile al peggior risultato fatto segnare dalle controllate operative, impattato principalmente dal significativo effetto negativo della pandemia COVID-19".
Nonostante la perdita, si legge su Calcioefinanza.it, per gli Agnelli-Elkann è in arrivo una cedola da oltre 50 milioni: "I conti 2020 sono stati approvati dal consiglio di amministrazione che proporrà all’assemblea del 27 maggio la distribuzione di un dividendo di 0,43 euro per azione, invariato rispetto all’anno scorso, per un totale di circa 103 milioni di euro. Nel dettaglio, la cassaforte di famiglia Giovanni Agnelli BV ha il 52,99% delle azioni di Exor e riceverà quindi intorno ai 55 milioni. Bisogna ricordare che la Giovanni Agnelli BV, per statuto, può avere come azionisti solo i vari rami della dinastia Agnelli-Nasi, ovvero i discendenti del senatore Giovanni Agnelli (tra i fondatori della FIAT)".