Ex Milan, Giroud: "Thuram? E' un fratellino anche se interista. Nella Francia non ci sarà competizione tra noi"
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L’ormai ex attaccante del Milan Olivier Giroud è stato uno dei protagonisti nella sede del ritiro della nazionale francese in Germania. Il classe ‘86, che al termine degli Europei inizierà ufficialmente la sua avventura in MLS tra le fila del Los Angeles FC, ha preso la parola in conferenza stampa toccando diversi argomenti.
Sul debutto contro l’Austria di lunedì 17 giugno: "È importante vincerla, può metterti in una buona posizione, altrimenti sei costretto a vincere le altre due".
Sulla sua titolarità e la concorrenza con Thuram: "È un po' il riassunto della mia carriera, in certi periodi: quando ero con le spalle al muro, in panchina, sono sempre riuscito a rialzarmi. Io ho sempre la voglia di dare il mio contributo e di sfruttare lo spazio che mi darà l'allenatore. Marcus? "È interista, quindi non è facile per me (ride, ndr)! È un fratellino: ricordo che ho parlato con Lilian, che ha avuto belle parole per me. Tra noi c'è rispetto reciproco, è uno dei giocatori che prenderà il mio posto davanti e io sono qui per sostenerlo. Non c'è spirito competitivo tra di noi. Dobbiamo passare il testimone, prima o poi".
Infine Giroud ha chiosato parlando del suo percorso con la Francia: "Arsene Wenger mi ha detto che potevo giocare fino a tarda età. Ho sempre cercato di far valere le mie qualità , sono cresciuto tecnicamente e ora gioco in modo più maturo, mi sento migliore rispetto al 2012. Ho detto che questa sarà la mia ultima competizione con la Francia, poi volerò negli Stati Uniti. Dobbiamo avere le idee chiare: ho 38 anni, non cambia il mio modo di essere ma per me è logico che questa competizione sia l'ultima con la nazionale. Sono orgoglioso di tutto, non cambierei nulla. Sono andato oltre tutti i miei sogni, sono realizzato. Ho vinto tanto, anche un Mondiale".
Sul debutto contro l’Austria di lunedì 17 giugno: "È importante vincerla, può metterti in una buona posizione, altrimenti sei costretto a vincere le altre due".
Sulla sua titolarità e la concorrenza con Thuram: "È un po' il riassunto della mia carriera, in certi periodi: quando ero con le spalle al muro, in panchina, sono sempre riuscito a rialzarmi. Io ho sempre la voglia di dare il mio contributo e di sfruttare lo spazio che mi darà l'allenatore. Marcus? "È interista, quindi non è facile per me (ride, ndr)! È un fratellino: ricordo che ho parlato con Lilian, che ha avuto belle parole per me. Tra noi c'è rispetto reciproco, è uno dei giocatori che prenderà il mio posto davanti e io sono qui per sostenerlo. Non c'è spirito competitivo tra di noi. Dobbiamo passare il testimone, prima o poi".
Infine Giroud ha chiosato parlando del suo percorso con la Francia: "Arsene Wenger mi ha detto che potevo giocare fino a tarda età. Ho sempre cercato di far valere le mie qualità , sono cresciuto tecnicamente e ora gioco in modo più maturo, mi sento migliore rispetto al 2012. Ho detto che questa sarà la mia ultima competizione con la Francia, poi volerò negli Stati Uniti. Dobbiamo avere le idee chiare: ho 38 anni, non cambia il mio modo di essere ma per me è logico che questa competizione sia l'ultima con la nazionale. Sono orgoglioso di tutto, non cambierei nulla. Sono andato oltre tutti i miei sogni, sono realizzato. Ho vinto tanto, anche un Mondiale".