Getty Images
Ex Juventus, Bonucci rivela: "Mi volevano Manchester City e PSG"
- 12
Bonucci, ritiratosi al termine dell'ultima stagione spesa tra le fila di Union Berlino prima e Fenerbahce, nel corso dell'intervista ha trattato diversi temi.
Sul passaggio dalla Juventus al Milan nel 2017: "C'era stato il famoso screzio con Allegri, volevo restare vicino casa per il problema di salute di mio figlio e all'estero non me la sentivo. Lì stava iniziando un nuovo ciclo, fecero 12 acquisti, poi a fine anno mi dissero che non c'era più posto e dissi che se dovevo andare via era per tornare alla Juventus. Con Max, quando ci siamo riavvicinati, siamo stati meglio di prima".
Su Cristiano Ronaldo alla Juventus: "L'arrivo di Cristiano Ronaldo alla Juve fu deciso per migliorare una squadra già forte: l'obiettivo era vincere la Champions, ma non è stato raggiunto. Nell'anno in cui è arrivato CR7 si sono incastrate dinamiche strane: Allegri a fine ciclo, il Covid, Sarri che faticava ad entrare nelle dinamiche della gestione dei campioni che c'erano. CR7 è sempre stato un elemento di energia nello spogliatoio, ma nella stagione di Sarri nel modo di giocare è stato portato più ad agire come singolo che uomo squadra. Lui voleva giocare libero, Maurizio aveva i suoi paletti. Sarri è arrivato nel momento sbagliato: molti dicono che non è da Juve, ma non la penso così. Quando hai Ronaldo, Higuain, Dybala e Douglas Costa come li fai giocare tutti? Nella gestione devi essere un fenomeno".
Sull'ultimo periodo alla Juventus: "Negli ultimi due anni c'era un'energia diversa, prima gli altri avevano paura nei nostri confronti e lo percepivi. Poi, invece, chi veniva allo Stadium pensava di poter portare a casa il risultato, mentre in precedenza.. .I nuovi dovevano acquisire quello standard da Juve, perché prima c'era gente come Buffon, Dani Alves, Chiellini, Khedira, Matuidi, Higuain, Dybala, Tevez...".