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    Ex Juventus, Bonucci rivela: "Mi volevano Manchester City e PSG"

    Ex Juventus, Bonucci rivela: "Mi volevano Manchester City e PSG"

    Leonardo Bonucci, ex difensore della Juventus e della Nazionale, intervistato da Sky racconta un retroscena relativo al 2017, quando per la prima volta lasciò i bianconeri: "Sia Manchester City che PSG mi volevano, avevano anche fatto un'offerta ma io volevo restare in Italia quindi scelsi il Milan. Guardiola mi voleva al City già l'estate precedente".

    Bonucci, ritiratosi al termine dell'ultima stagione spesa tra le fila di Union Berlino prima e Fenerbahce, nel corso dell'intervista ha trattato diversi temi. 

    Sul passaggio dalla Juventus al Milan nel 2017: "C'era stato il famoso screzio con Allegri, volevo restare vicino casa per il problema di salute di mio figlio e all'estero non me la sentivo. Lì stava iniziando un nuovo ciclo, fecero 12 acquisti, poi a fine anno mi dissero che non c'era più posto e dissi che se dovevo andare via era per tornare alla Juventus. Con Max, quando ci siamo riavvicinati, siamo stati meglio di prima".

    Su Cristiano Ronaldo alla Juventus: "L'arrivo di Cristiano Ronaldo alla Juve fu deciso per migliorare una squadra già forte: l'obiettivo era vincere la Champions, ma non è stato raggiunto. Nell'anno in cui è arrivato CR7 si sono incastrate dinamiche strane: Allegri a fine ciclo, il Covid, Sarri che faticava ad entrare nelle dinamiche della gestione dei campioni che c'erano. CR7 è sempre stato un elemento di energia nello spogliatoio, ma nella stagione di Sarri nel modo di giocare è stato portato più ad agire come singolo che uomo squadra. Lui voleva giocare libero, Maurizio aveva i suoi paletti. Sarri è arrivato nel momento sbagliato: molti dicono che non è da Juve, ma non la penso così. Quando hai Ronaldo, Higuain, Dybala e Douglas Costa come li fai giocare tutti? Nella gestione devi essere un fenomeno".

    Sull'ultimo periodo alla Juventus: "Negli ultimi due anni c'era un'energia diversa, prima gli altri avevano paura nei nostri confronti e lo percepivi. Poi, invece, chi veniva allo Stadium pensava di poter portare a casa il risultato, mentre in precedenza.. .I nuovi dovevano acquisire quello standard da Juve, perché prima c'era gente come Buffon, Dani Alves, Chiellini, Khedira, Matuidi, Higuain, Dybala, Tevez...".

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