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     Euro 2016: l'analisi tattica di Germania-Polonia

    Euro 2016: l'analisi tattica di Germania-Polonia

    • Fryderyk Ognissanti
    La Germania gioca con il solito schema della partita precedente,ossia con un  4-2-3-1. In difesa giocano Howedes, Boateng, Hummels ed Hector. A centrocampo i soliti Kroos e Khedira. Muller, Ozil e Draxler giocano dietro a Gotze. In fase offensiva Boateng si alza regolarmente accanto ai due di centrocampo, e mostra notevoli capacità di impostazione e di palleggio. Ripetuto più volte lo schema con il suo lancio, sempre millimetrico, per Hector, che si inserisce nel vuoto lasciato dall’accentramento di Draxler.  Hector e Howedes spingono sulle rispettive corsie, Kroos è il solito motore della squadra, anche se rispetto alla gara con l’Ucraina gira a ritmo più basso. Latitano ancora Muller e Gotze, mentre Ozil si rende dinamico nella ripresa.

    La Polonia risponde con un bel 4-4-2. In difesa si allineano Piszczek, Glik, Pazdan, e Jedrzejczyk, a centrocampo Blaszczykowski, Krychowiak, Maczynski, e Grosicki, in avanti Milik e Lewandovski. Molto bene la fase difensiva dei due esterni alti Blaszczykowski e Grosicki, che seguono sempre i rispettivi avversari, e spesso finiscono con l’allinearsi ai difensori, per una difesa che alle volte risulta a sei giocatori.  Allo stesso tempo sono molto generosi in fase offensiva. Soprattutto Grosicki, ben sostenuto da Jedrzeczyk, crea non pochi grattacapi alla difesa tedesca. Ottima la prestazione di Pazdan, che giganteggia in difesa, rispondendo alla prova di Boanteng dall’altra parte. Buona anche la prova di Krychowiak a centrocampo.

    Il primo tempo è molto tattico, con le due squadre che si studiano e che cercano di trovare i punti deboli degli avversari.   La Germania arriva alla conclusione al 4’con Hector, dopo un bello scambio tra Ozil e Khedira, e al 16’ con Kroos, ben servito da Muller. Nella fase centrale del primo tempo è più Polonia, che crea molto gioco, soprattutto a sinistra, ma conclude poco. Lewndovski inizialmente viene preso in custodia da Hummels, ma dopo 25’ mister Low cambia e lo fa seguire da Boateng. Il centravanti polacco, dopo varie sportellate, inizia a girare a largo, andando a cercare palla sulla tre quarti di campo, per alimentare la manovra. Non risulta comunque mai pericoloso.  Nel finale torna a farsi vedere la Germania, che arriva alla conclusione con Khedira al 43’.

    Le occasioni da goal sono tutte nel secondo tempo, che è molto più spettacolare. Low cambia in avanti, spostando Muller al centro dell’attacco,e mettendo Gotze a sinistra e Draxler a destra. In questo modo la Germania sembra finalmente avere un centravanti che faccia da punto di riferimento in attacco. Le due squadre giocano a viso più aperto, e cercano di superarsi. Al 46’ la Polonia ha forse la migliore occasione della gara, con Milik che fallisce clamorosamente il colpo di testa, a due metri dalla porta. Bello in occasione il cross di Grosicki. La Germania risponde il minuto dopo con il primo tiro in porta, di Gotze. Al 65’ esce lo stesso Gotze ed entra Schurrle. Al 69’ seconda occasione fallita da Milik, che questa volta di piede cicca l’ennesimo bel cross di Grosicki. Risposta immediata della Germania, col tiro di Ozil, che trova la bellissima parata di Fabianski. Al 71’ entra Mario Gomez, al posto di Draxler, e si va a posizionare al centro dell’attacco. Muller torna a destra, ma tende sempre ad accentrarsi, ed a lasciare la fascia libera per gli inserimenti di Howedes. La mossa produce un cross di Howedes al 79’ ed un paio di occasioni di Muller, al 77’ ed al 91’, senza che questo riesca comunque ad inquadrare la porta.

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