Giorgos Karagounis, 35enne capitano della Grecia, a Uefa.com, dice la sua sull’imminente inizio degli Europei, mostrandosi fiducioso anche in vista dell’esordio di venerdì contro la Polonia: "La Polonia avrà 50.000 tifosi a sostenerla, ma noi crediamo nella nostra forza. Sappiamo che tutti guarderanno la partita in Grecia e vogliamo fare felice la nostra gente. Specialmente in questi giorni. Sarà difficile ma sappiamo che non è impossibile. Sappiamo che tutti gli occhi saranno puntati su di noi ma non c’è pressione. Sarà uno stress “positivo”. Scenderemo tutti in campi per dare il massimo perché sappiamo che questa è un’occasione che capita ogni quattro anni quando va bene". Poi un ricordo del trionfo a Euro 2004 in cui, anche lì, la Grecia giocò la prima gara della manifestazione contro la Nazionale ospitante, il Portogallo: "E’ la seconda volta che ci succede. Ovviamente i ricordi di otto anni fa sono bellissimi e speriamo di ripeterci. Siamo felici di giocare la prima partita del torneo”. "Fu come una festa –dice il giocatore del Panathinaikos - Siamo arrivati in bus e c’era gente in strada e su ogni balcone. In campo poi l’atmosfera era fantastica grazie ai tifosi greci e portoghesi. Tutto positivo, e poi io segnai anche il primo gol in assoluto del torneo. In generale quando si gioca la partita inaugurale di un torneo ci sono sempre grandi emozioni in ballo". Infine, un monito per tutti, anche per chi vede la truppa ellenica vittima sacrificale dell’evento: “E’ tutta teoria. Gli esperti sbagliano spesso i pronostici. Conosciamo il nostro potenziale e non vogliamo parlare delle nostre debolezze. Non ci interessa cosa dicono gli esperti, siamo solo concentrati sul nostro lavoro". Che dire, un Karagounis che sa quello che vuole. Occhio alla Grecia, dunque…