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  • eSerie A, il campione in carica 'Obrun2002' a CM: 'Ora il bis con il Lecce. Addio FIFA-EA? Vi dico che...'

    eSerie A, il campione in carica 'Obrun2002' a CM: 'Ora il bis con il Lecce. Addio FIFA-EA? Vi dico che...'

    • Federico Albrizio
    Il Napoli si avvia alla conquista dello scudetto tradizionale, ma chi si aggiudicherà quello virtuale? Si avvicinano le Final Eight della eSerie A, il 18 e il 19 aprile andrà in scena l'ultimo atto del massimo campionato italiano su FIFA 23 - ultimo titolo della storica collaborazione tra la Federazione mondiale ed Electronic Arts -, otto squadre si disputeranno il titolo: Juventus, Monza, Hellas Verona, Bologna, Salernitana, Sampdoria, Spezia e Lecce. E i fari sono puntati proprio sui giallorossi, perché è con quella maglia che gioca l'uomo da battere. Franco Tagliafierro, meglio noto con il suo nickname 'Obrun2002', campione in carica della eSerie A dopo aver vinto la scorsa edizione vestendo altri colori, quelli granata del Torino. E' a caccia del back to back e nei playoff ha dimostrato di essere ancora l'avversario più temibile con una prova di forza contro la Salernitana di Andrea 'Montaxer' Montanini, un altro dei player più quotati del torneo.

    E' un altro player rispetto alla scorsa edizione della eSerie A Tagliafierro, arriva da una stagione magica perché oltre alla vittoria dello scudetto virtuale ha messo insieme anche il terzo posto con la eNazionale alla FIFAe Nations Cup e la top-4 individuale nella FIFAe World Cup, il circuito competitivo globale. Eppure l'inizio del 2022/23 non è stato semplice: "Ero consapevole di non essere tra i più forti almeno quest'anno - racconta 'Obrun2002' in esclusiva a Calciomercato.com -. Ci si basa sul ranking, l'anno scorso ero il più forte a detta di tutti perché ero primo, quest'anno non lo ero, anzi ero quarto o quinto. Sapevo che Montaxer era meccanicamente più bravo di me e lo aveva dimostrato nelle altre competizioni in cui ci eravamo affrontati, mi ha sempre battuto. Però sapevo che quando si gioca dal vivo, uno di fronte all'altro, non è più solo una questione meccanica ma conta la voglia di vincere. E io ne avevo di più".

    L'anno scorso è stato magico, tra eSerie A e Global Series. Come si riparte dopo un'annata del genere?
    "Forse la cosa più bella è che non ho vinto niente, con la eNazionale e nell'uno contro uno nelle Global Series. Sono arrivato sempre a un passo, alle semifinali, quindi l'obiettivo è sempre quello: alzare la Coppa del Mondo, lo stesso obiettivo con cui ho iniziato. Ogni anno il gioco cambia, ci si pongono sempre nuovi traguardi. Negli anni scorsi non mi ero mai qualificato alla eChampions League ad esempio, quest'anno ho la possibilità di giocarmi anche quella: ci sono sempre nuovi obiettivi, c'è sempre la voglia di dimostrare a me stesso e agli altri che sono sempre lì".

    Dal Torino al Lecce, con un'altra squadra sempre nel segno di Exeed, il team che lo supporta e ha contribuito ai suoi successi. Quanto è importante il supporto del team e dei club?
    "Sono partito con Exeed che ancora non ero maggiorenne, abbiamo fatto un percorso insieme come team, coach, gruppo che si è creato: ogni trasferta è come uscire con amici. Con il Torino abbiamo alzato il trofeo l'anno scorso, quest'anno dobbiamo farlo con il Lecce".

    Chi sono i grandi rivali alle Final Eight?
    "Chi mi spaventava di più era Montaxer, ma ero anche felice di averlo ai Playoff. Come l'anno scorso con Karimisbak, era ritenuto il più forte a livello di eSerie A e l'ho battuto ai Playoff. Quest'anno si è ripetuto il canovaccio, ora c'è da battere nuovamente Karim e poi si vedrà".

    Oltre la eSerie A, il percorso nelle Global Series tra eNazionale, eChampions League e non solo.
    "Quest'anno per fortuna ho tante competizioni aperte, le vivrò un torneo alla volta. La eNazionale è quella che ci è rimasta un po' di più, vincere con la maglia azzurra fa tutto un altro effetto ed è un 2vs2: ci sarà tanto da allenarsi".

    Subito dopo la eSerie A è arrivata anche la FIFAe Club World Cup, dove Exeed - team composto da 'Obrun2002' e Francesco 'Virgil' Allocca ha vinto la divisione 1 battendo in finale Mkers.
    "Sono molto contento di come abbiamo reagito nei momenti no e della scalata fino alla finalissima del Loser Bracket. Meritavamo di vincere e lo abbiamo fatto nella settimana decisiva. Una vittoria che ci dà tanta fiducia per i Playoff e so che abbiamo le qualità per qualificarci al mondiale dal vivo: ora sta solo a noi".

    Ogni anno è a sé, anche per un gioco che cambia di edizione in edizioni. Quali sono le principali differenze a livello di gameplay tra FIFA 22 e FIFA 23?
    "L'anno scorso venivano premiate più la rete di passaggi rasoterra e l'inventiva davanti, con la difesa che aiutava un po' di più a livello di IA. Quest'anno devi essere molto preciso in difesa, davanti viene premiata più la 'giocata sporca', la palla alta... Come ogni anno c'è da reinventarsi: è quello che fa la differenza tra giocatori buoni e ottimi giocatori".

    Parlando di gioco che cambia, il 2023 segna una svolta epocale per il calcio virtuale. Finisce la collaborazione tra FIFA ed Electronic Arts, che lancerà la sua nuova collana EA SPORTS FC. Come vivono i pro player questa 'guerra' di licenze? Come può cambiare la scena competitiva?
    "Sono abbastanza sereno. Si proveranno i giochi e vedremo. Ne usciranno tanti, ci sono anche UFL e Goals, ma i gameplay sembrano quelli di FIFA 14-15. Penso che EA dominerà per i prossimi anni".

    Passi avanti nel riconoscere la figura del giocatore professionista in Italia: se ne stanno facendo o manca ancora qualcosa?
    "Penso che ogni anno si vada a migliorare, poi è ovvio che è un tema molto difficile da spiegare alle altre generazioni, lo vedo anche con mia madre. E' ancora difficile accettare quello che facciamo. Ma se è la nostra passione e porta risultati, perché no?".

    Tornando alle prossime Final Eight, come si prepara un match come quello con Karimisbak, un avversario che conosce molto bene.
    "Come anche con Montaxer, queste partite le studiamo con il coach, con 'Hollywood285', cerchiamo di trovare punti di riferimento in attacco e in difesa. Poi ovvio che contro top player come Monta e Karim se ne trovano pochi. Con Montaxer l'unico punto di riferimento che mi ero dato davanti era tirare da fuori ed è poi la situazione che ha sbloccato la sfida. Cercherò di trovare qualche piccolezza, qualche difetto nel gameplay di Karim".

    Dopo l'exploit della scorsa stagione, è cambiata la percezione dei player italiani nel circuito competitivo internazionale? Il nostro movimento è più rispettato e temuto in giro per l'Europa?
    "Penso di sì, assolutamente. L'anno scorso al Mondiale, sia nell'1vs1 dove si erano qualificati anche Danipitbull e Er_Caccia98 sia nel 2vs2 dove abbiamo fatto terzi, abbiamo fatto bene. Il rispetto in generale degli altri pro player verso quelli italiani c'era già ed era anche tanto, ma quest'anno c'è proprio timore: siamo tanti, il livello medio del nostro movimento è veramente altissimo e sono sicuro che anche quest'anno porteremo qualche player italiano al Mondiale".

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