Roma, la verità sui tre talenti del River
Diversi quotidiani stanno riportando la voce di un interesse della Roma verso il terzino sinistro del River Plate, Leonel Vangioni. Qual è la verità? "Più che un nome d'interesse per la Roma, è un profilo proposto ai giallorossi che stanno cercando un rinforzo in quel ruolo. Possiede il passaporto italiano, ha 27 anni, è cresciuto nel Newell's Old Boys e nel 2013 ha fatto il suo primo vero salto in carriera trasferendosi appunto al River. Non è pronto per una big del calcio italiano, è un giocatore di seconda fascia, gli manca esperienza internazionale e per gli obiettivi che si è posta la Roma è lontano dall'essere il profilo migliore. Può stare certamente nella rosa, o essere ingaggiato per essere girato ad un'altra società 'minore', ma non può fare il titolare".
Al d.s. Sabatini piace anche Balanta, difensore centrale.
"Balanta è un giocatore di grande fisicità. A sorpresa è stato convocato dalla nazionale colombiana per questi mondiali, può essere la sua grande occasione. E' un talento che sta crescendo, ma anche in questo caso ritengo che prima di andare a finire alla Roma o in un altro top club europeo (si era parlato anche di Barcellona nelle scorse settimane, ndr) abbia bisogno di effettuare una tappa intermedia".
Un anno fa la Roma sembrava essere sul punto di inoltrare un'offerta ufficiale al River Plate per Lanzini. "E' veramente un bel talento. Tecnicamente elegante, piedi molto raffinati, il suo limite è il fisico, ancora molto leggero per i canoni europei. Ha mancato la convocazione nella nazionale argentina perchè davanti a lui ci sono giocatori come Messi e Di Maria, ma tra i nomi che mi hai proposto è sicuramente il più interessante per il futuro. Certo, deve crescere molto fisicamente ancora, è un classe '93. Anche lui ha il passaporto italiano, la Roma l'anno scorso preferì puntare su Gervinho e Ljajic. E' vero, piace tanto al d.s. Sabatini, quindi non escludo che in futuro si possa vedere in Italia. Il River Plate, come tutto il calcio argentino, è in crisi, quindi i talenti che riescono a sfornare sono in vendita al miglior offerente. Sta poi alla competenza del direttore sportivo individuare i più bravi in grado di adattarsi alle esigenze europee e a quelle dell'allenatore".