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    Empolimania: un sogno suggellare la salvezza così, Zanetti ha strapazzato Allegri

    Empolimania: un sogno suggellare la salvezza così, Zanetti ha strapazzato Allegri

    Lunedì 22 maggio 2023: una data che resterà indelebile sul libro dei ricordi azzurri, Il giorno in cui l’Empoli ha strapazzato nientemeno che la Juventus, non solo dal punto di vista del risultato (un netto 4-1 in cui i bianconeri mai hanno dato la sensazione di poter recuperare) ma anche e soprattutto del gioco. Un tabellino sorprendente, sia per la differenza di forze in campo, sia per le motivazioni. L'Empoli aveva già virtualmente chiuso il suo campionato lunedì scorso, strappando a Marassi il punto che era valso la salvezza aritmetica. La Juve, fresca di notizia della nuova penalizzazione, aveva comunque la possibilità di rimettersi in pista e, battendo i toscani, di continuare la corsa verso l’Europa più prestigiosa. La fame e la voglia di vincere però si sono viste solo negli occhi e negli atteggiamenti dell’undici di casa, che sin dai primi minuti ha giocato con determinazione e sicurezza, senza snaturarsi ma provando palesemente a vincere. Senza paura e senza nessun timore reverenziale, nonostante di fronte ci fosse la squadra più titolata del calcio italiano. 

    Oltre a questi aspetti, su cui la squadra bianconera è mancata colpevolmente è innegabilmente, a fare la differenza è stata l’intuizione tattica di Zanetti, che dovendo far a meno del suo trequartista di ruolo (Baldanzi, in campo con la Nazionale ai mondiali U20), si è inventato un nuovo assetto. Un 4-2-3-1 con Bandinelli e Grassi a fare schermo davanti la difesa, Akpa Akpro sulla fascia destra, Fazzini trequartista e Cambiaghi largo a sinistra, a supporto dell’unica punta Caputo. Uno schieramento che oltre a sorprendere giornalisti e tifosi azzurri, ha evidentemente intontito anche la formazione del tecnico juventino, incapace di rendersi pericolosa e soprattutto di prendere il possesso del centrocampo, nonostante i 5 uomini in linea. Proprio Akpa e Grassi in fase di interdizione hanno letteralmente dominato il centrocampo, dettando ritmi e tempi. Il resto del lavoro l’hanno fatto il grande movimento tra le linee di Fazzini, la difesa superba di tutto il pacchetto e la grande freddezza di Ciccio Caputo. Insomma, non una vittoria fortunata fatta di rimpalli e difesa forte (come successo l'anno scorso proprio allo Stadium), ma un successo meritato e senza discussioni. L’ennesimo regalo di una squadra che sta continuando a superarsi e che forse non ha ancora finito qui le sorprese.

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