Getty Images
Empolimania: un’altra impresa da libro dei ricordi, per esultare però aspettiamo maggio!
Poi c’è l’aspetto emozionale, che rappresenta l’essenza del calcio e che dopo una partita così diventa predominante. Sì perché questo Empoli nasconde un qualcosa di magico, un’alchimia che è difficile da spiegare e che può risultare contagiosa per ogni appassionato di calcio. Una gara del genere la può vincere solo chi dentro ha un qualcosa di speciale, che va oltre gli schemi e la tattica e che riguarda ragioni che solo il cuore può spiegare. Le 6 vittorie in 14 gare, i 19 punti e il +10 (in attesa della partita del Genoa) sulla zona retrocessione, i 4 successi in trasferta e i trionfi su Juventus e Fiorentina, stanno raccontando un’annata da sogno dalla quale nessun tifoso azzurro vorrebbe risvegliarsi. Soprattutto perché dietro questo andamento, che per certi versi ha del clamoroso, non ci sono caso o fortuna: sì, restano componenti indispensabili per ottenere dei risultati, nello sport come nella vita, ma soprattutto c’è una società che sa fare calcio, che ha costruito una squadra in grado di esaltare la filosofia del proprio allenatore, che crede nei giovani del proprio vivaio e che sa rilanciare quelli in cerca di una seconda possibilità. E tutto questo avviene in una cittadina di neanche 50 mila abitanti alle porte di Firenze, che non fa neanche provincia. Sarebbe davvero bello, anzi, straordinario, poter raccontare questa storia a maggio con l'entusiasmo e la soddisfazione di una salvezza meritata, magari sofferta il giusto. Per questo c’è ancora molta strada da fare e parecchi punti da portare a casa: tutto il resto però rimane, compresa l’anima di un gruppo che continua a sorprendere e che dà la sensazione di poter migliorare ancora.