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    Empolimania: tra passato e presente

    Empolimania: tra passato e presente

    • Paolo Lazzari
    Passato e presente: l’incrocio pericoloso che questa terza giornata di campionato propone agli azzurri sarà anche il momento per una riflessione romantica e grata su quello che è stato, senza dimenticare che la mente deve però tornare ben salda al presente nell’istante stesso del fischio di inizio.

    Il passato, già: Sarri in primis. Il guru che ha saputo portare l’Empoli in alto, forse anche oltre quelle che erano le aspettative, l’allenatore che si fa prestare le sigarette dal pubblico, l’anarchico dei modi fare che ad Empoli una rivoluzione l’ha fatta davvero. Quanta gratitudine nei suoi confronti: il Castellani saprà accoglierlo come un amico ed un fratello. E poi ci sono Valdifiori ed Hisaij: altri due che se ne sono andati per giocarsi le loro carte sino in fondo.

    Il presente, però, è l’unica dimensione che conta veramente: quella fatta di Giampaolo e dei ragazzi che sono rimasti per fare ancora bene, per stupire e riconfermarsi, per portare a casa la missione salvezza nell’anno che sulla carta può essere il più difficile, del post abbandono. Allora grazie di cuore Sarri, ma sul campo non ci sarà spazio per gli amici. 

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