Gabriele Maltinti
Empolimania: Totò e gli azzurri, un nuovo idillio?
L'imminente divorzio tra Di Natale e l'Udinese, dopo 11 stagioni e 186 reti segnate in serie A con la casacca bianconera, è stato annunciato in questi giorni dall'agente del fuoriclasse napoletano Bruno Carpegiani. Non è la prima volta che viene evocato, sugli organi di stampa, l'addio di Totò alla società friulana dopo anni indimenticabili e record messi in fila uno dietro l'altro. Per la verità, non è neppure la prima volta che il futuro di Di Natale viene tratteggiato attraverso chiare tonalità di azzurro.
L'azzurro dell'Empoli, ovviamente. Si, perchè Totò, durante questi anni, è rimasto legatissimo alla squadra e alla città che l'ha adottato giovanissimo prima di vederlo crescere come calciatore e come uomo. Lo stesso rapporto con il presidente dell'Empoli Fabrizio Corsi è di quelli che non si sono mai allentati nel corso del distacco di Di Natale dalla Toscana. Ecco perchè, tutte le volte che sembra sul punto di concretizzarsi il termine della splendida avventura del campione partenopeo in terra friulana, inevitabilmente salta fuori il club azzurro nel destino dell'attaccante.
Alcuni anni fa si paventò addirittura un futuro dirigenziale nella società toscana. Totò, che ha già compiuto 37 anni, non avrebbe disdegnato di offrire il proprio contributo, in termini di esperienza, personalità e di conoscenza della materia, al club che lo fece esplodere nei primi anni duemila. Nel frattempo, però, è successo che Di Natale ha superato quota 200 reti in serie A. E' arrivato ad una sola lunghezza da Roberto Baggio, sesto miglior marcatore di sempre del massimo campionato, e vorrebbe continuare con il calcio giocato almeno per un'altra stagione, per centrare altri record e migliorare il proprio, già straordinario, curriculum. Davanti a lui, a distanza di una manciata di reti, oltre a Baggio, figurano nomi del calibro di Altafini, Meazza, Nordahl e degli irraggiungibili Totti e Piola e il grande stimolo che potrebbe ancora animare la carriera di Di Natale potrebbe essere rappresentato proprio dal raggiungimento e dal superamento di suddetti mostri sacri.
Empoli può offrirgli una chance importante per giocare con continuità almeno per un altro anno e provare a relizzare l'impresa che ha in mente. Ecco perchè sembrano, allo stato attuale, scartate le ipotesi che lo vedrebbero proiettato sulla rotta di campionati esteri, tra cui il dorato mondo della Major League statunitense. L'ipotesi Empoli potrebbe fare davvero presa su Totò e la matricola toscana, ormai sul punto di centrare la matematica salvezza, potrebbe garantirsi per la stagione 2015-2016 il carisma, la classe e la guida morale di un campione capace di mettersi umilmente al servizio dei tanti giovani che formano la rosa empolese. Di Natale e l'Empoli: un idillio che non ha mai cessato di entusiasmare i supporters azzurri, un ritorno di fiamma intrigante. Indiscutibile la serietà e la professionalità di un atleta capace di fare il proprio ingresso nella ristretta schiera dei big della storia del calcio italiano, tutta da verificare la tenuta fisica e atletica di un calciatore che, il prossimo anno, viaggerà verso le 38 primavere. Un interrogativo che non può non essere sollevato quando si parla di un Empoli che, nel suo organico, detiene già la presenza di due "vecchietti" sempreverdi che rispondono al nome di Tavano e Maccarone: 71 anni in due.
L'azzurro dell'Empoli, ovviamente. Si, perchè Totò, durante questi anni, è rimasto legatissimo alla squadra e alla città che l'ha adottato giovanissimo prima di vederlo crescere come calciatore e come uomo. Lo stesso rapporto con il presidente dell'Empoli Fabrizio Corsi è di quelli che non si sono mai allentati nel corso del distacco di Di Natale dalla Toscana. Ecco perchè, tutte le volte che sembra sul punto di concretizzarsi il termine della splendida avventura del campione partenopeo in terra friulana, inevitabilmente salta fuori il club azzurro nel destino dell'attaccante.
Alcuni anni fa si paventò addirittura un futuro dirigenziale nella società toscana. Totò, che ha già compiuto 37 anni, non avrebbe disdegnato di offrire il proprio contributo, in termini di esperienza, personalità e di conoscenza della materia, al club che lo fece esplodere nei primi anni duemila. Nel frattempo, però, è successo che Di Natale ha superato quota 200 reti in serie A. E' arrivato ad una sola lunghezza da Roberto Baggio, sesto miglior marcatore di sempre del massimo campionato, e vorrebbe continuare con il calcio giocato almeno per un'altra stagione, per centrare altri record e migliorare il proprio, già straordinario, curriculum. Davanti a lui, a distanza di una manciata di reti, oltre a Baggio, figurano nomi del calibro di Altafini, Meazza, Nordahl e degli irraggiungibili Totti e Piola e il grande stimolo che potrebbe ancora animare la carriera di Di Natale potrebbe essere rappresentato proprio dal raggiungimento e dal superamento di suddetti mostri sacri.
Empoli può offrirgli una chance importante per giocare con continuità almeno per un altro anno e provare a relizzare l'impresa che ha in mente. Ecco perchè sembrano, allo stato attuale, scartate le ipotesi che lo vedrebbero proiettato sulla rotta di campionati esteri, tra cui il dorato mondo della Major League statunitense. L'ipotesi Empoli potrebbe fare davvero presa su Totò e la matricola toscana, ormai sul punto di centrare la matematica salvezza, potrebbe garantirsi per la stagione 2015-2016 il carisma, la classe e la guida morale di un campione capace di mettersi umilmente al servizio dei tanti giovani che formano la rosa empolese. Di Natale e l'Empoli: un idillio che non ha mai cessato di entusiasmare i supporters azzurri, un ritorno di fiamma intrigante. Indiscutibile la serietà e la professionalità di un atleta capace di fare il proprio ingresso nella ristretta schiera dei big della storia del calcio italiano, tutta da verificare la tenuta fisica e atletica di un calciatore che, il prossimo anno, viaggerà verso le 38 primavere. Un interrogativo che non può non essere sollevato quando si parla di un Empoli che, nel suo organico, detiene già la presenza di due "vecchietti" sempreverdi che rispondono al nome di Tavano e Maccarone: 71 anni in due.