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    Empolimania: il mercato può attendere

    Empolimania: il mercato può attendere

    • Nico Raffi
    "E' stata una gara in cui l'Empoli ha fatto vedere il peggio di sè, siamo stati irriconoscibili". Questo, in sintesi, l'amarissimo Corsi-pensiero all'indomani della pesante sconfitta dei toscani all'Olimpico contro la Lazio. Un 4-0 che non ammette repliche, una battuta d'arresto che poteva starci al cospetto della squadra più in forma del campionato, giunta all'ottava vittoria consecutiva, ma che crea qualche allarmismo soprattutto nel modo e nella misura. Era già capitato in questo torneo che l'Empoli subisse quattro gol in una volta sola. Correva l'ottava giornata e, a fine ottobre, il Cagliari di Zdenek Zeman uscì dal "Castellani" con un poker di reti che spazzò via la truppa di Maurizio Sarri. Una sorta di fulmine a ciel sereno per una squadra azzurra che, proveniente da cinque risultati utili consecutivi, fu letteralmente schiantata da un black out di pochi minuti che permise a Sau e compagni di ottenere un risultato clamoroso e inaspettato.

    Decisamente meno sorprendente la goleada laziale di domenica scorsa ai danni di un Empoli che, dall'alto dei suoi 33 punti in classifica e del +11 sul Cesena, terzultima in classifica, si è forse cullato decisamente troppo sul raggiungimento di una salvezza che sembra ormai davvero ad un passo per Maccarone e soci. Nelle ultime settimane, in casa toscana, si è parlato soprattutto di mercato tenendo in posizione assai più defilata le vicende appartenenti al rettangolo di gioco. In particolare si è discusso di mercato in uscita con i numerosi gioielli azzurri che stanno facendo gola a società ambiziose e di prestigio. Da Sepe a Rugani, da Hysaj a Vecino, da Mario Rui a Valdifiori fino all'artefice massimo della grande stagione degli azzurri che risponde al nome di Maurizio Sarri. Ognuno di loro si è ritagliato uno spazio privilegiato sulle testate che si occupano di calciomercato. Tutte queste attenzioni mediatiche possono gratificare e dimostrare la grande bontà del lavoro svolto dallo staff azzurro ma, necessariamente, possono anche causare evidenti distrazioni e far precipitare la soglia della concentrazione.

    Ecco perchè le parole di Corsi suonano come un duro ammonimento a una squadra che ha fatto benissimo sino ad ora ma che non deve allentare la tensione a pochi metri dal traguardo, con il rischio di vanificare non tanto la permanenza in A, obbiettivo che a questo punto sembra, a scanso di cataclismi, fuori dubbio, quanto tutti i complimenti e le attenzioni che questa squadra si è guadagnata attraverso l'organizzazione di gioco, l'impegno, l'applicazione e il lavoro costante. "Da questa squadra pretendo i 40 punti, nessuno si deve accontentare" ha detto Maurizio Sarri. Il coach azzurro vuole assistere un riscatto immediato dei suoi ragazzi, soprattutto dal punto di vista caratteriale. Contro il Parma di Donadoni, reduce da due vittorie consecutive, tra cui quella conquistata contro l'invincibile armata bianconera di Allegri, ma anche dall'ennesima stangata in termini di penalizzazione inflitta dal Tribunale Federale per le note vicende societarie, l'Empoli dovrà riordinare le idee evitando di sentirsi già salvo prima del tempo. E' la classica partita in cui i toscani hanno tutto da perdere ma anche un seducente match ball da conquistare. 
     

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