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Empolimania: Rugani, predestinati... si diventa
Di Daniele Rugani si è parlato e si parlerà ancora a lungo. Il difensore classe '94, già acquisito a titolo definitivo dalla Juventus e "parcheggiato" fino al termine della stagione ad Empoli, si sta mettendo in luce come uno dei giovani più promettenti del calcio italiano. Si tratta, senza ombra di dubbio, del gioiello più luminoso forgiato negli ultimi anni dal vivaio azzurro. Un talento avviato fatalmente ad una carriera luminosa che, alla vigilia della gara disputata sabato scorso allo Juventus Stadium contro i futuri compagni bianconeri, ha ricevuto emblematiche parole d'elogio anche da Beppe Marotta. "Siamo orgogliosi di averlo e di guardarlo", ha detto l'ad della Juventus ostentando la soddisfazione per aver realizzato l'ennesima operazione di mercato destinata al successo.
Ma la partita di sabato, per Rugani, non è stata soltanto un gustoso antipasto di ciò che sarà il suo futuro a tinte bianconere. Juventus-Empoli è stata anche la 29° gara di questo torneo che Daniele Rugani ha disputato senza subire sostituzioni nel corso del match. Un vero e proprio record per uno "stakanovista" che ha giocato tutte le partite del massimo campionato (in totale 2756 minuti) diventando, secondo le statistiche della Lega, l'unico atleta della serie A in grado di potersi fregiare di questo significativo traguardo. Ma non è tutto. Rugani può anche autorevolmente esibire un ulteriore record, piuttosto singolare trattandosi di un difensore. Il centrale difensivo empolese, nel corso di questa stagione, non si è infatti mai visto sventolare alcun cartellino giallo da parte dei direttori di gara. Una sorta di "fedina" disciplinare completamente immacolata che certifica la grande correttezza di questo ragazzo che, a dispetto della giovane età, ha raggiunto un grado di maturità sorprendente sia dal punto di vista tecnico che da quello professionale.
Se l'Empoli, al termine della stagione, riuscirà a condurre in porto il traguardo della salvezza, molti meriti dovranno essere attribuiti a questo ventenne che, dopo aver annusato l'aria prestigiosa di Vinovo un paio di anni fa militando nella primavera della Juventus, si è calato con entusiasmo nel progetto tattico di mister Maurizio Sarri, contribuendo a regalare la serie A alla squadra che prima lo ha fatto crescere e poi l'ha lanciato in orbita.
Rugani è stato decisivo per valorizzare il rendimento di un intero pacchetto arretrato che è diventato il 7° migliore della serie A ma la caratteristica che risalta maggiormente agli occhi è la sua straordinaria umiltà. Mai una parola di troppo, mai un atteggiamento fuori posto, soltanto un costante e puntiglioso impegno quotidiano per migliorarsi ed affinare le proprie innate doti tecniche. Una natura benevola però non basta. Campioni si diventa attraverso il carattere, il lavoro, l'umiltà e la professionalità. E questo Rugani deve saperlo perfettamente.