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    Empolimania: quindici minuti di ordinaria follia

    Empolimania: quindici minuti di ordinaria follia

    • Nico Raffi
    Non ci poteva essere modo peggiore per interrompere la striscia di cinque risultati utili consecutivi. Difficile trovare le ragioni del pesante ko casalingo degli azzurri contro il Cagliari. Le quattro  reti subite nell'anticipo pomeridiano di sabato al "Castellani" assomigliano a una sorta di fulmine a ciel sereno per una squadra che, dopo aver destato ottime impressioni in questo avvio di torneo segnato da un inedito clima estivo, è improvvisamente calata a picco al pari delle temperature in questo primo scorcio autunnale di fine ottobre
     
    L'Empoli si è come paralizzato di fronte all'allegra banda zemaniana, capace di calare un altro poker dopo quello servito all'Inter a domicilio meno di un mese fa. Come nell'exploit di San Siro, la formazione sarda si è esaltata nel finale del primo tempo. Quindici minuti di ordinaria follia, dal 30' al 45', in cui Sau e compagni hanno messo in luce tutte le fragilità di una squadra che, dopo essere andata sotto, non solo è stata incapace di esprimere una reazione caratteriale ma addirittura si è incredibilmente incartata su se stessa commettendo una serie di errori che hanno prodotto un risultato clamoroso e inaspettato nella misura. Il quarto gol dello svedese Ekdal che, dopo un scambio con Sau, s'infila nel cuore dell'area senza venire  minimamente contrastato dalla statica difesa azzurra e scaglia un diagonale imprendibile per il portiere Bassi, è sembrato un gesto di resa anticipata da parte dell'Empoli, reo di essersi squagliato alle prime difficoltà senza opporre la minima resistenza. 
     
    L'Empoli visto sabato scorso è sembrato lontano parente della squadra che aveva travolto il Palermo, che era riuscita a giocarsela alla pari, senza timori reverenziali, al cospetto di formazioni blasonate come Milan e Roma, che era uscita indenne da trasferte insidiose come quelle di Chievo e Genoa. Forse, per la prima volta in campionato, i ragazzi di Sarri si sono trovati di fronte al "Castellani" una squadra di pari rango in cui la vittoria era assolutamente alla portata. La sensazione di avere quasi tutto da perdere si è rivelato un boomerang per Maccarone e compagni che, dopo aver incassato il vantaggio del Cagliari, sono tramortiti subendo un enorme contraccolpo psicologico. Il tecnico Maurizio Sarri, al termine del disastroso match, ha puntato il dito sul grande dispendio di energie sofferto dai suoi uomini in seguito al posticipo di lunedì sera a Genova. L'allenatore valdarnese aveva provato anche a mischiare un pò le carte in tavola promuovendo di nuovo tra i titolari il bomber di lungo corso Ciccio Tavano, preferito a sorpresa a Manuel Pucciarelli, andato in gol tre volte nelle ultime quattro gare. La scelta non si è rivelata felicissima per le condizioni non esaltanti del bomber campano che, assieme al compagno di reparto Maccarone, è finito inghiottito nella rete della difesa rossoblù senza mai produrre uno spunto degno di nota. 
     
    Troppo distante il duo d'attacco da una linea mediana in cui Valdifiori, per una volta, non è riuscito a dettare i tempi del gioco azzurro con la consueta lucidità. Gli stessi Verdi e Croce non sono mai stati capaci di assicurare fantasia e imprevedibilità alla manovra offensiva, nè di fungere da raccordo con il reparto avanzato. L'anticipo contro il Sassuolo capita adesso a puntino per gli azzurri nel tentativo di dimenticare in fretta la disfatta a domicilio contro il Cagliari e di cercare di annoverare la pesante "debacle" alla voce: incidente di percorso.         
     

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