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    Empolimania: il magic moment di Manuel Pucciarelli

    Empolimania: il magic moment di Manuel Pucciarelli

    C'è un'immagine che descrive, meglio di mille parole e al di là di qualsiasi retorica, quale sia il principale punto di forza di questo Empoli. Subito dopo aver segnato il bellissimo terzo gol al Palermo nell'ultima gara casalinga, il terzo sigillo personale dopo quelli realizzati contro Milan e Chievo, Manuel Pucciarelli corre ad esultare verso la panchina e cerca con lo sguardo Francesco Tavano che si sta riscaldando a bordo campo. La corsa del giovane attaccante azzurro per andare istintivamente ad abbracciare l'esperto bomber rimasto escluso dall'undici titolare, è la fotografia che incarna perfettamente il valore del gruppo e la coesione che regna nel gruppo toscano
     
    Manuel Pucciarelli sta vivendo un momento magico. L'attenzione mediatica si è amplificata nelle ultime settimane nei confronti del 23enne attaccante pratese, artefice di un exploit forse imprevedibile alla vigilia del torneo. Le ragioni del suo personale 'successo' vanno ricercate nella grande umiltà e semplicità del personaggio, nello spirito di sacrificio, nella professionalità e nella costante spinta a migliorarsi che lo ha sempre caratterizzato nel corso della sua trafila nelle giovanili azzurre. Pucciarelli non ama i riflettori e le luci della ribalta. Preferisce lavorare con impegno costante e applicazione per crescere e magari carpire i segreti e le sfumature che appartengono al mestiere di attaccante. Quando si ha la fortuna di potersi confrontare quotidianamente con due cannonieri come Tavano e Maccarone, non mancano gli spunti per limare certi difetti migliorandosi nel movimento senza palla e mettendosi al servizio della manovra della squadra.    
     
    Eppure fa una certa impressione vedere il giovane allievo ritagliarsi una maglia da titolare e scalare le gerarchie nella mente del proprio coach, a discapito proprio di Ciccio Tavano, il cannoniere principe di tutti i tempi con la maglia azzurra, e di Levan Mchedlidze, carro armato georgiano che si è visto spesso condizionare la carriera dai numerosi infortuni. Il boom di Pucciarelli, andato in gol per tre gare di fila, impresa che non gli era mai riuscita neppure in serie B, è da attribuire al cambiamento di ruolo che gli ha confezionato su misura Maurizio Sarri. La sorprendente crescita di Simone Verdi nel vestire il ruolo di trequartista nel 4-3-1-2 adottato dal tecnico di Figline Valdarno, ha di fatto svincolato Pucciarelli dall'equivoco tattico che lo vedeva muoversi alle spalle degli attaccanti di ruolo. Svestire i panni di rifinitore e indossare quelli, a lui più congeniali, di seconda punta vera e propria ha permesso all'attaccante pratese di muoversi maggiormente a ridosso della porta avversaria, di cercare con più continuità l'uno contro uno e, nel complesso, di sentirsi più funzionale al gioco della squadra.   
     
    Manuel Pucciarelli è consapevole che nel calcio, come nella vita, si vive di momenti transitori che passano indistintamente attraverso grandi esaltazioni e pericolose ricadute verso il basso. Proprio da questa consapevolezza può nascere la sua forza per diventare grande davvero.     
     

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