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    Empolimania: quanto azzurro in Albania-Italia! Preoccupano le prime voci di mercato

    Empolimania: quanto azzurro in Albania-Italia! Preoccupano le prime voci di mercato

    • Carlo Alberto Pazienza
    Cross di Bajrami e stacco imperioso di Ismajli, palla che bacia la traversa e finisce in rete. Tutto sotto gli occhi attenti di Vicario e Parisi, seduti in panchina a guardare. No, non era, come ha scritto sul suo profilo Facebook il collega e amico Gabriele Guastella, l’allenamento del mercoledì, bensì l’amichevole Albania-Italia andata in scena a Tirana lo scorso 16 novembre. In un match dalle sensazioni malinconiche, con tante selezioni che scendevano in campo per prepararsi all’appuntamento in Qatar a cui l’Italia non prenderà parte, per i tifosi azzurri empolesi le soddisfazioni non sono comunque mancate. Oltre all’asse albanese che ha confezionato il gol del momentaneo vantaggio per Le Aquile e la coppia di tesserati rimasti in panchina per tutti i 90', erano tanti infatti i volti in campo che hanno avuto a che fare con la società toscana. Per Giovanni Di Lorenzo, autore peraltro del gol dell’1-1, Empoli ha rappresentato la tappa decisiva per il grande salto che lo ha portato ad essere una colonna del Napoli e della Nazionale. Samuele Ricci, subentrato a fine primo tempo, a Empoli è nato e cresciuto calcisticamente e oggi è il perno del centrocampo del Torino. Stesso discorso per Kristian Asllani, entrato al posto di Bajrami, che sta proseguendo il percorso di crescita nell’Inter. E poi Federico Dimarco, che all’Empoli ha giocato appena ventenne una sola stagione, ma soprattutto Andrea Pinamonti, bomber e protagonista della salvezza nella passata stagione, che quest’anno non sta riscuotendo la stessa fortuna a Sassuolo. 

    È vero, era “solo” un’amichevole, ma è innegabile come il valore del lavoro di casa Empoli sia tangibile e di come riesca a costruire risultati ad altissimi livelli. Chi passa da Empoli si mette in vetrina, ha la possibilità di esprimersi al meglio, di crescere senza pressioni in un ambiente sano che ti concede la possibilità di sbagliare, soprattutto se sei giovane. Così non sorprende l’interessamento in chiave mercato nei confronti dei migliori talenti azzurri: su tutti Vicario, Parisi e Baldanzi. È evidente che il futuro di questi giocatori, per talento e potenzialità, sia lontano da Empoli, ma la società dovrà essere brava nel gestire le partenze. Bisogna evitare infatti un possibile fuggi fuggi di gennaio che manderebbe all’aria il lavoro fatto fin qui da Zanetti e con lui le speranze di salvarsi. Il presidente Corsi ha rassicurato tutti, dicendo in una recente intervista che a gennaio non partirà nessuno, ma è evidente che in caso di offerte irrinunciabili, un po’ come successo nel gennaio scorso con Ricci al Torino, sarà difficile dire di no. Più che di partenze infatti l'Empoli avrebbe bisogno di qualche innesto: un paio di giocatori, magari tra centrocampo e attacco, per puntellare la rosa nei reparti in cui ha maggiore difficoltà. Questa lunga sosta ha anticipato i discorsi sul calciomercato di almeno un mese, aumentando contestualmente le tribolazioni dei tifosi che, almeno fino al 31 gennaio, non riusciranno a dormire sonni troppo tranquilli.

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